Covid in Italia, quali regioni rischiano la zona gialla
Secondo l'ultimo monitoraggio dell'Iss, l'incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 98 per 100 mila abitanti. Sono 18 le regioni che peggiorano i loro dati. Verso il cambio di colore Friuli-Venezia Giulia, Marche e provincia autonoma di Bolzano.
La quarta ondata sta cominciando a mettere a dura prova il nostro Paese. Secondo l’ultimo monitoraggio della Cabina di regia, i cui dati sono comunicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss), l’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 98 per 100mila abitanti (nel periodo che va dal 12 al 18 novembre) contro 78 per 100mila abitanti della scorsa settimana (nel periodo che va dal 5 all11 novembre). Nel periodo 27 ottobre – 9 novembre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,21 (range 1,14 – 1,26), stabile rispetto alla settimana precedente e al di sopra della soglia epidemica.
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In Italia 18 regioni superano la soglia dei 50 casi per 100 mila abitanti
Salgono a 18 questa settimana – contro le 17 della scorsa – le Regioni e Province autonoma (PPAA) che registrano un’incidenza di casi di Covid-19 superiore alla soglia di allerta di 50 per 100 mila abitanti, soglia a partire dalla quale diventa difficile riuscire ad eseguire il tracciamento dei casi. La provincia autonoma di Bolzano e il Friuli-Venezia Giulia registrano i valori massimi di incidenza: il valore è pari a 406 per 100mila abitanti a Bolzano ed a 289,3 in Friuli.
Friuli-Venezia Giulia, Marche e provincia di Bolzano a rischio zona gialla
Sempre Friuli-Venezia Giulia e PA di Bolzano registrano inoltre i valori più alti per l’occupazione delle terapie intensive e dei reparti di area medica: il Friuli ha un tasso di occupazione del 13,1% per le intensive (sopra la soglia massima del 10%) e del 14,8% per l’area medica (vicino alla soglia massima del 15%). Bolzano registra rispettivamente un tasso dell’11,3% per le intensive e del 14,2% per l’area medica. Anche le Marche registrano un tasso di occupazione delle terapie intensive sopra la soglia di allerta del 10%, attestandosi al 10,5%.
La situazione del contagio regione per regione
Questi i valori rispettivamente dell’incidenza e dell’occupazione dei reparti di area medica e terapia intensiva nelle varie Regioni:
- Abruzzo (96; 6,8%; 6,1%);
- Basilicata (36,7; 6,1%; 3,2%);
- Calabria (64,4; 12,8%; 5,9%);
- Campania (100; 8,4%; 3,2%);
- Emilia-Romagna (111,7; 5,8%; 5,1%);
- Friuli-Venezia Giulia (289,3; 14,8%; 13,1%);
- Lazio (113; 9,4%; 6,8%);
- Liguria (99,6; 5,7%; 5,3%);
- Lombardia (88,7; 9,1%; 3,7%);
- Marche (112,5; 6,6%; 10,5%);
- Molise (54; 2,8%; 2,6%);
- PA Bolzano (406; 14,2%; 11,3%);
- PA Trento (102,8; 5,2%; 5,6%);
- Piemonte (74,7; 5,1%; 4,8%);
- Puglia (40; 5,6%; 2,8%);
- Sardegna (40,8; 2,6%; 4,9%);
- Sicilia (67,8; 9,5%; 5,1%);
- Toscana (71; 5,3%; 7,2%);
- Umbria (61,6; 6%; 5,5%);
- Valle d’Aosta (174,3; 9,6%; 3%);
- Veneto (166,1; 5,1%; 5,5%.