Covid, i dati Gimbe: in 7 giorni -12,9 per cento di contagiati

Redazione
15/09/2022

I numeri del monitoraggio della Fondazione parlano chiaro e mostrano un calo netto tra positivi, ricoverati e decessi. Ma il presidente Nino Cartabellotta chiede cautela e attacca il piano per la riaperture delle scuole: «Inadeguato».

Covid, i dati Gimbe: in 7 giorni -12,9 per cento di contagiati

Le autorità sanitarie di tutto il mondo si dividono sul destino del Covid. L’Oms ieri ha ammesso che la fine della pandemia, stavolta, sembra quantomeno vicina. In Italia la curva epidemica è in discesa ormai da settimane e i numeri dei bollettini quotidiani pubblicati dal ministero della Salute (qui quello di ieri) sembrano dare conferme a questa teoria. Anche la Fondazione Gimbe, con i dati settimanali relativi a contagi e ospedalizzazioni, sottolinea la diminuzione dei positivi e dei ricoverati. Ma occhio ad abbassare la guardia. Secondo il presidente Nino Cartabellotta, infatti, «il piano per l’anno scolastico 2022-2023 è inadeguato». E proprio la scuola e il ritorno in presenza potrebbero essere fattori di rischio per una risalita dei contagi, come dichiarato anche dal virologo Matteo Bassetti.

Covid, i dati Gimbe: in 7 giorni -12,9 per cento di contagiati. Il presidente Cartabellotta attacca il piano per le riaperture delle scuole
Una stanza di ospedale con un paziente e un operatore sanitario (Getty)

I dati Gimbe: -12,9 per cento di contagiati in 7 giorni

Il Covid arretra e i ricoverati diminuiscono. Secondo lo studio della Fondazione Gimbe, nella settimana dal 7 al 13 settembre, rispetto ai 7 giorni precedenti, i nuovi casi sono scesi del 12,9 per cento. Il monitoraggio rileva che a diminuire sono anche i ricoverati, tanto in terapia intensiva, dove il calo è dell’11,9 per cento, quanto nei reparti ordinari, con un -13,3. A registrare una diminuzione importante sono anche le vittime. La media di deceduti nella settimana di riferimento è di 55 al giorno, contro i 64 del precedente report: in totale sono stati 383. L’incidenza resta sotto i 500 casi per 100mila abitanti in tutte le province.

Cartabellotta sul piano scuole: «Inadeguato»

La Fondazione, poi, passa all’attacco. Il presidente Nino Cartabellotta parla di un aspetto cruciale della lotta al virus: la riapertura delle scuole e la gestione di istituti, professori e studenti. Un tema che, secondo lui, «nel vortice della campagna elettorale non ha ricevuto l’attenzione necessaria». Cartabellotta entra nel dettaglio: «Il piano predisposto per l’anno scolastico 2022-23 appare inadeguato non tanto per le misure previste, quanto per le raccomandazioni spesso generiche e, soprattutto, per le eccessive responsabilità scaricate sulle scuole, prive delle necessarie risorse e competenze sanitarie. Il rischio è quello di un impatto rilevante sulla circolazione virale e sulla salute pubblica, ma anche sui giorni di scuola perduti».

Covid, i dati Gimbe: in 7 giorni -12,9 per cento di contagiati. Il presidente Cartabellotta attacca il piano per le riaperture delle scuole
Nino Cartabellotta (Twitter)

Il vademecum del ministero dell’Istruzione: vaccini, gestione dei sintomi e finestre

Tra gli aspetti criticati da Cartabellotta, che riprende i punti cruciali del vademecum inviato alle scuole dal ministero, ci sono vaccini, sintomi e fattori ambientali. Sulla vaccinazione il presidente della Fondazione Gimbe evidenzia come le percentuali di immunizzati con due o tre dosi nelle fasce 5-11 anni e 12-19 anni siano modeste, sotto il 50 per cento. Sulla gestione dei sintomi, invece, spiega che «la valutazione viene affidata a genitori e personale scolastico, con impatto imprevedibile sia sull’assenteismo sia sulla circolazione del virus». E poi i fattori ambientali. Le scuole non sono pronte a livello di ventilazione e aerazione: «Il ben noto protocollo finestre aperte quest’anno durante la stagione fredda si scontrerà con quello finestre chiuse imposto dalla crisi energetica».