Calano i nuovi casi nel bollettino del 30 marzo, rispetto al report diffuso ieri. Se i contagi martedì erano stati 99.457, nel documento stilato dal ministero della Salute oggi, riguardante le ultime 24 ore, se ne evidenziano 77.621. Un calo che però non permette la discesa degli attualmente positivi, visto che i nuovi contagiati sono ancora una volta più dei guariti, “fermi” a quota 55.303. Ancora una volta alto il numero dei decessi per il virus: l’Italia piange altri 170 cittadini. I ricoverati continuano ad aumentare nei reparti ma a diminuire nelle terapie intensive. Un -6 in quest’ultimo caso, un dato che dà vita a un cauto ottimismo nell’analisi dell’impatto di questa nuova ondata sugli ospedali. I ricoveri nei reparti aumentano ancora, registrando un +131. Scende il tasso di positività, oggi a 14,8 per cento.

Covid Italia: i numeri totali
Sale ancora il dato relativo agli attualmente positivi. I cittadini in Italia alle prese con il virus oggi sono 1.282.816. Nei reparti sono ricoverati in 10.352, mentre cala il numero complessivo di quanti sono in terapia intensiva: 481. I decessi dall’inizio della pandemia nel Paese sono stati 159.224 a causa del virus, che ha colpito complessivamente 14.567.990 persone. Tra loro i guariti sono stati 13.125.950.
Covid Italia: i dati sui vaccini
Restano più o meno stabili le dosi di vaccino anti Covid somministrate. Ieri, 29 marzo, 41.500 i vaccini iniettati ai cittadini. Le prime dosi, il numero maggiormente in calo, sono state 2.503, mentre le seconde 5.876 e le terze 33.121. Sempre più vicina al 90 per cento la percentuale degli over 12 che hanno concluso il ciclo vaccinale, ricevendo entrambe le dosi di vaccino anti Covid. Sono 48.510.119, l’89,82 per cento dell’intera platea. La campagna vaccinale prosegue e lo farà anche dopo la fine dello stato d’emergenza, con una nuova struttura a cui è stato messo a capo il maggior generale Tommaso Petroni. Solo il 33,77 per cento dei bambini tra i 5 e gli 11 anni hanno ricevuto due dosi, mentre il 37,60 ne ha ricevuta almeno una. Alto il numero di guariti nella stessa fascia d’età: il 21,96 per cento dell’intera popolazione 5-11.
