Covid Italia, il bollettino del 20 marzo: 60.415 nuovi casi e 93 morti
Salgono i ricoveri ordinari (+111), calano le terapie intensive (-4). In aumento il tasso di positività: 16,3 per cento.
Come riporta l’ultimo bollettino del ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 60.145 nuovi contagi di Covid-19 e 93 morti. Con 370.466 tamponi processati (ieri 478.051), il tasso di positività sale al 16,3 per cento (ieri era al 15,5 per cento). Il numero dei positivi dall’inizio della pandemia, compresi morti e guariti, sale a 13.861.743. I guariti sono 12.531.134. Il tasso più alto di incidenza di contagio si registra nella fascia d’età 10-19 anni.

Covid, i dati dei ricoveri in ospedale
Le persone in terapia intensiva sono 467: -4 rispetto a ieri, con 29 ingressi giornalieri. I pazienti con Coronavirus ricoverati nei reparti ordinari 8.430: +111 rispetto al dato del 19 marzo. I decessi totali, dopo alcuni riconteggi, arrivano a 157.785.

Covid, per Ricciardi le mascherine al chiuso andrebbero tenute «almeno fino a giugno»
L’aumento dei casi Covid in Italia non è un «semplice “rimbalzo”, anche se al momento non possiamo etichettare la risalita come avvio della quinta ondata», ha detto all’Ansa il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, mettendo in evidenza le troppe differente regionali: minore circolazione virale per i 18,8 milioni di persone di Lombardia, Piemonte e Emilia-Romagna; e alta incidenza al centro-sud in particolare in Umbria, Puglia, Calabria, Marche, Basilicata, Lazio, Abruzzo e Toscana. Dal 13 al 19 marzo è stato registrato un +30,2 per cento dei casi e un aumento degli attualmente positivi, che sono saliti da poco più di 971 mila ai 1.147.519 di ieri (oggi sono 1.172.824), con iniziali segnali di impatto sui ricoveri. Secondo il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi, al fine di “salvare l’estate”, le mascherine al chiuso andrebbero tenute «almeno fino a giugno» per evitare un nuovo picco nel corso del mese e in quello successivo. Lo ha detto intervistato da Il Messaggero: «Già a maggio ci troveremo a fronteggiare un momento delicato, perché con l’eliminazione delle mascherine anche al chiuso e la liberalizzazione dei comportamenti è probabile che una risalita dei contagi ci sarà».