Un calo importante che coinvolge tutti i parametri inseriti nel bollettino Covid. Il report di oggi, 20 maggio, evidenzia un cauto ottimismo sull’evoluzione della situazione epidemica. Anche nelle ultime 24 ore, infatti, si è registrata una discesa dei nuovi contagiati, che sono 26.561 rispetto ai 30.310 di ieri. Il numero di casi registrati a fronte di 233.745 tamponi processati in tutta Italia fa abbassare nuovamente il tasso di positività, ora sceso all’11,4 per cento e con un decremento di 0,9 punti percentuale. Ad abbassarsi è soprattutto il dato sui decessi, oggi 89 (ieri 108). Proseguo la discesa anche delle ospedalizzazioni: -208 i ricoverati nelle strutture ospedaliere italiane, con un -1 in terapia intensiva, dove si resta stabili. 45.494, infine, i guariti.

Covid Italia: i numeri totali
Gli attualmente positivi scendono a 874.410 grazie al maggior numero di guariti giornalieri rispetto ai nuovi contagiati dal Covid. Sotto i 7mila i pazienti ricoverati negli ospedali. Si tratta di 6.812 persone che hanno contratto il virus e sono attualmente nei reparti Covid a causa delle condizioni di salute sviluppate. 307 sono in terapia intensiva, con 36 ingressi nelle ultime 24 ore e un saldo di -1. In totale dall’inizio della pandemia ci sono stati 17.205.017 casi si positività, di cui 16.164.780 guariti e 165.827 vittime.
Covid Italia: i dati sui vaccini
La campagna vaccinale, invece, prosegue lentamente. 34.224 le dosi somministrate ieri, giovedì 19 maggio, di cui 429 prime, 1.432 seconde, 8.209 terze e il resto esclusivamente quarte, per over 80 e immunocompromessi. Se si prende in esame l’intera popolazione italiana senza distinzioni d’età, l’84,19 per cento è vaccinato con due dosi: sono 49.887.024. Due su tre hanno ricevuto anche la terza dose, esattamente 39.502.860 pari al 66,66 per cento della popolazione. 772.292, invece, hanno ricevuto anche la quarta. Il secondo booster non decolla, soprattutto nelle regioni meridionali, e tocca appena l’1,50 per cento degli italiani. Così come accaduto nella fascia 5-11 anni, partita molto lentamente e attualmente ferma a quota 1.262.980 bambini con ciclo primario completo: è il 34,54 per cento della platea in esame.
