Covid Italia, il bollettino del 20 febbraio: 42.081 casi e 141 morti
La curva pandemica prosegue il suo costante calo: ancora giù ricoveri e terapie intensive. 372.776 tamponi effettuati, la positività sale all'11,3 per cento.
Continua la discesa della curva della pandemia in Italia. Calano i ricoveri (-103) e le terapie intensive (-19). Secondo i dati del Ministero della Salute riferiti alle ultime 24 ore, il tasso di positività in Italia è in lieve risalita (11,3 per cento): a fronte 372.776 tamponi, sono stati rilevati 42.081 nuovi casi di positività al virus. 141 i decessi. Ieri i nuovi contagi erano stati 50.534 e 252 i morti. I pazienti ricoverati i terapia intensiva sono adesso complessivamente 934. I ricoveri ordinari sono in tutto 13.284.

Covid, tornano in giallo Abruzzo, Marche, Piemonte e Valle d’Aosta
Da domani tornano in giallo: Abruzzo, Marche, Piemonte e Valle d’Aosta. «Due anni fa fummo costretti a fare scelte difficili, oggi il 91% della popolazione sopra i 12 anni si è vaccinata e questo ci mette nelle condizioni di gestire in maniera del tutto diversa la pandemia», ha dichiarato il ministro per la Salute Roberto Speranza. «Siamo fuori dall’emergenza, ma le mascherine al chiuso sono ancora importanti». I numeri della pandemia sono in miglioramento e si va verso nuovi allentamenti delle restrizioni: il premier Draghi ha preannunciato l’arrivo di un piano per le riaperture.

Covid, booster a immunodepressi a 120 giorni dall’ultima dose
Recita così la circolare firmata dal Dg Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza in merito alla quarta dose per i fragili: «Ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido, è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose), purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale».