La mortalità per Covid fra i non vaccinati è 23 volte più alta rispetto a chi è protetto con la terza dose: 103 decessi per 100 mila abitanti, a fronte dei 4 ogni 100 mila registrati tra i vaccinati con booster. Il tasso di mortalità per i no vax è poi 9 volte più alto rispetto a quello dei vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (12/100 mila). È il dato contenuto nel rapporto esteso dell’Istituto Superiore di Sanità che accompagna il monitoraggio settimanale, che evidenzia anche il calo di casi e ricoveri nella fascia 0-19 anni.
Covid, come il vaccino influisce sui ricoveri
Il tasso di ospedalizzazione relativo alla popolazione over 12 per i non vaccinati (399 ricoveri per 100 mila abitanti) risulta circa 6 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno 120 giorni (72/100 mila) e circa 10 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (39/100 mila). Per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva, per i non immunizzati (40/100 mila abitanti) il tasso risulta circa 12 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (3/100 mila) e circa 25 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (2/100 mila).

Covid, l’efficacia del vaccino contro la malattia
L’efficacia del vaccino nel prevenire la diagnosi di infezione, sottolinea l’Istituto Superiore di Sanità, è pari al 64 per cento entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, al 52 per cento tra i 91 e 120 giorni, al 42 per cento oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale. Il dato sale al 66 per cento nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster. L’efficacia contro la malattia severa si attesta all’88 per cento nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, al 90 per cento nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, all’84 per cento nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni. Nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster, sale al 94 per cento.

Covid, calano ancora i ricoveri nella fascia 0-19 anni
Sono oltre 2 milioni e mezzo di under 19 contagiati dal Covid-19 in Italia, da inizio pandemia. 13.632 gli ospedalizzati, 323 i ricoverati in terapia intensiva, 44 i giovani deceduti. Stabile nelle ultime tre settimane la percentuale dei casi segnalati fra gli studenti: 31 per cento. La maggior parte dei casi (45 per cento) è stata rilevata nella fascia d’età 5-11 anni, che registra una copertura con una dose pari a 13,8 per cento e con due al 21,5 per cento. «Sebbene il dato delle ultime due settimane non sia ancora consolidato, si registra un andamento in decrescita in tutte le fasce di età 0-19 anni del tasso di ospedalizzazione», evidenzia l’ISS.
Covid, il dato relativo alle reinfezioni di Coronavirus
In totale sono 202.799 i casi di reinfezioni segnalati, pari al 2,9 per cento del totale dei contagi notificati. La probabilità di contrarre una reinfezione, spiega l’Istituto Superiore di Sanità, risulta più elevata nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose e negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione.