Mentre il governo approva il decreto capienza, quattro fra regioni e province autonome passano a rischio moderato da basso: si tratta di Basilicata e Valle d’Aosta, più Trento e Bolzano. Le restanti 17 Regioni risultano classificate a rischio basso. «Questo dipende dall’incremento dei casi registrati», spiega il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro: «Ma sappiamo che l’incremento è altalenante, quindi si può tornare a rischio basso o salire di rischio».
I dati rassicuranti del monitoraggio
I dati del monitoraggio Covid di venerdì 8 ottobre, diffuso dall’Istituto superiore di Sanità e dal Ministero della salute sull’andamento della pandemia in Italia, sono decisamente rassicuranti: a livello nazionale l’incidenza dei casi scende a 34 per 100 mila abitanti, in lieve diminuzione (al 4,8%) l’occupazione dei malati di Covid in terapia intensiva, stabile invece l’indice di contagio Rt che si attesta a 0,83, ampiamente sotto la soglia di guardia.
La curve decresce in ogni fascia d’età
«Nell’ultima survey flash condotta, il 100 per cento dei ceppi sequenziati in Italia si conferma della variante delta», ha sottolineato Brusaferro, che ha poi messo in evidenza l’importanza «di completare i cicli vaccinali e di fare richiami alle categorie più fragili», al pari del «tracciamento dei casi per contenere la diffusione del virus». In Italia l’andamento della curva è molto controllato e la curva continua a decrescere ed in tutte le fasce d’età, ha detto il presidente dell’Iss: «Sono in decremento i casi pediatrici, anche nella fascia di età inferiore ai 12 anni. Mentre registriamo il decremento costante degli under 19. L’età mediana del primo contagio è a 39 anni, quella del primo ricovero è 63 anni e quella del ricovero in terapia intensiva è 66 anni».
L’annuncio del ministro Speranza
Intanto, anche la Sicilia torna bianca. «Ho appena firmato l’ordinanza», ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza su Facebook: «Dopo le scelte di ieri sulle capienze continua il percorso di graduali riaperture. Tutto ciò è possibile prima di tutto grazie ai vaccini e ai comportamenti corretti delle persone. Dobbiamo continuare su questa strada».