Covid, identificati tre nuovi Coronavirus nei pipistrelli
Mostrano «somiglianze specifiche» al Sars-CoV-2. L’immunologa Viola: «Monitorare e prepararsi».
Un gruppo di scienziati dell’Istituto Pasteur di Parigi e dell’Istituto Pasteur del Laos a Vientiane hanno identificato nei pipistrelli tre nuovi Coronavirus che mostrano «somiglianze specifiche» al Sars-CoV-2 responsabile della pandemia di Covid-19. Le similarità sono state individuate «in un dominio chiave della proteina Spike», che permette al virus di attaccare le cellule bersaglio agganciando il recettore umano ACE-2, che è la principale porta che usa il virus per entrare nel nostro organismo. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature, è rimbalza sui media internazionali, mettendo in guardia contro nuovi eventuali rischi futuri per la salute globale.

Coronavirus nei pipistrelli, il commento dell’immunologa Viola
I tre Coronavirus appena individuati sono stati chiamati Banal-52, Banal-103 e Banal-236. Appaiono tutti estremamente simili al Sars-CoV-2, soprattutto nella proteina Spike, ma in particolare il primo, al 96,8 per cento. La scoperta è stata commentata su Facebook da Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova: «Non risponde ancora a tutte le domande aperte, ma rafforza ulteriormente l’ipotesi dell’origine naturale del Sars-CoV-2», ha detto, facendo riferimento appunto al ruolo cruciale che il pipistrello potrebbe aver avuto nello scoppio della pandemia.
«Tuttavia, allo stesso tempo, ci conferma che molti altri virus sono già pronti a fare il salto di specie e infettarci», ha proseguito l’esperta, che tra l’altro vive sotto scorta dopo aver ricevuto minacce da no vax. «Bisogna quindi non solo monitorare l’evoluzione dei Coronavirus da vicino, per evitare di essere colti impreparati. ma anche effettuare quei cambiamenti strutturali nella nostra sanità che ci avrebbero consentito una gestione migliore dell’emergenza. Bisogna imparare la lezione».

Coronavirus nei pipistrelli, il passaggio all’uomo sarebbe possibile
Nel corso della ricerca sono stati testati 645 pipistrelli, appartenenti a 46 specie diverse, catturati nelle caverne del nord del Laos. Rispetto al ceppo originale di Wuhan, i nuovi virus si sono dimostrati capaci di legarsi in modo più efficiente ad Ace-2: la presenza in natura di virus così simili al Coronavirus della pandemia rende possibile il passaggio diretto del virus dal pipistrello all’uomo, senza il transito intermedio in un altro animale.