Il Covid sembra aver allentato la propria morsa sulle popolazioni di tutto il mondo, ma è ancora presente e gli esperti valutano i possibili risvolti delle varie mutazioni. Gli studiosi analizzano anche i dati relativi al reale impatto dei vaccini sul virus e proprio di vaccini è tornata a parlare anche l’Ema. L’Agenzia europea del farmaco ha sottolineato che il virus del Covid mantiene una importante componente di «imprevedibilità». Marco Cavaleri, responsabile della strategia per le minacce sanitarie e i vaccini dell’ente Ue, in un’intervista ad Adnkronos Salute ha parlato anche di quello che definisce lo «scenario più plausibile»: una vaccinazione annuale contro il virus.

Vaccini annuali, Fda ed Ema valutano
Tutto nasce da un documento che i media Usa hanno pubblicato pochi giorni fa. Al suo interno si legge come l’Fda, la Food and Drug Administration, valuta e pianifica ormai da tempo lo scema annuale per le vaccinazioni contro il Covid. L’Ema, corrispettivo europeo dell’agenzia americana, fa lo stesso da mesi. Cavaleri spiega: «Noi ne avevamo già parlato l’anno scorso e concordiamo che ragionare in termini di rivaccinazione annuale con possibile vaccino aggiornato, rimane lo scenario più plausibile, nonostante le incertezze relative a un virus ancora poco prevedibile». Uno scenario previsto già a luglio 2022, quando si accennava alla possibilità di accumunare la vaccinazione contro il Covid all’aggiornamento annuale dell’antinfluenzale.

L’Oms è cauta. L’Ema chiosa: «Quadro chiaro solo a fine marzo»
L’Organizzazione mondiale della sanità, invece, non è dello stesso avviso ed evita proclami con così grande anticipo. Il segretario esecutivo del gruppo consultivo strategico Sage, Joachim Hombach, ha posto un freno alle ipotesi e chiesto di aspettare per capire fino in fondo se il virus sia già diventato stagionale. Cavaleri riflette sullo stesso fattore e spiega che «entro fine marzo il quadro sarà più chiaro». E se così sarà, la pianificazione «riguarderà soprattutto l’eventuale aggiornamento dei vaccini».