Covid, come è cambiata l’aspettativa di vita in Italia

Matteo Innocenti
11/02/2022

Rispetto all’anno precedente, nel 2020 è scesa di 1,34 anni. I risultati di una ricerca condotta da due docenti universitari italiani.

Covid, come è cambiata l’aspettativa di vita in Italia

Sulla rivista scientifica PLOS-ONE è stato appena pubblicato uno studio di Stefano Mazzucco e Stefano Campostrini, docenti rispettivamente presso l’Università di Padova e Ca’ Foscari Venezia, che mostra come la pandemia di Covid abbia portato a cambiamenti eccezionali nell’aspettativa di vita, ovvero indicatore statistico che esprime il numero medio di anni della vita di un essere vivente a partire da una certa età, all’interno della popolazione indicizzata. Nella loro ricerca, i due professori hanno utilizzato i dati dello Human Mortality Database. Quanti anni di vita abbiamo perso nel 2020 per colpa del Coronavirus? Ecco i risultati dello studio.

Covid, come è cambiata l’aspettativa di vita in Italia. Rispetto all’anno precedente, nel 2020 è scesa di 1,34 anni.
Rispetto all’anno precedente, nel 2020 l’aspettativa di vita è scesa di 1,34 anni (Francesca Volpi/Getty Images)

Aspettativa di vita, in alcuni Paesi è addirittura aumentata

Nel 2019 in Italia, uno dei Paesi più longevi del mondo, l’aspettativa di vita era di oltre 83 anni: nel 2020 è scesa a 82, con un calo di 1,34 anni. Meno di Russia (2,16 anni), Stati Uniti (1,85), Lituania (1,71), Bulgaria (1,59), Polonia (1,42) e Spagna (1,36), ma più di Regno Unito (1,27 anni), Belgio (1,13), Slovenia (1,11), Cile (1,10) e Svezia (0,73). In alcuni Paesi, come Finlandia, Estonia e Islanda, il calo è stato quasi o inesistente. In altri, ad esempio Corea del Sud, Taiwan, Nuova Zelanda, Norvegia e Danimarca, l’aspettativa di vita è addirittura aumentata.

Covid, come è cambiata l’aspettativa di vita in Italia. Rispetto all’anno precedente, nel 2020 è scesa di 1,34 anni.
L’aspettativa di vita è cambiata, dopo due anni di pandemia (ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Aspettativa di vita, continua a calare in Europa dell’Est

In ottica speranza di vita, lo studio mostra come l’impatto sulla struttura demografica sia dipeso molto non solo da quante persone sono morte, ma anche dall’età dei soggetti deceduti: l’Italia, pur presentando un numero di morti più elevato di tanti Paesi, ha subito un impatto minore sulla struttura demografica. Dalle prime analisi riguardanti il 2021, sembra che alcuni Paesi, tra cui l’Italia, abbiano recuperato in parte quanto perso nel 2020. In altri, invece, la situazione è ulteriormente peggiorato: questo trend viene rilevato soprattutto nell’Europa dell’Est. Dalla ricerca emerge inoltre che i Paesi che più tempestivamente hanno raggiunto un’elevata copertura vaccinale sono anche quelli che hanno avuto il livello di mortalità (per tutte le cause) più basso.