Tutti i viaggiatori che dalla Cina arriveranno in Italia, in qualsiasi aeroporto del Paese, saranno sottoposti a tampone obbligatorio. Questa è la scelta del governo guidato da Giorgia Meloni e del ministro della Salute Orazio Schillaci. Quest’ultimo ha firmato l’ordinanza dopo l’allarme lanciato dall’altra parte del pianeta, con un numero crescente vertiginoso di casi Covid a Pechino e in tutto lo Stato cinese. Già da ieri all’aeroporto di Malpensa è stato attivato il protocollo per effettuare tamponi a tutti i passeggeri provenienti dalla Cina. Adesso si farà così in tutta Italia.

Schillaci: «Misura indispensabile»
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha spiegato: «Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei Ministri convocato oggi». In mattinata, dopo le disposizioni già previste dal 26 dicembre dall’aeroporto di Milano Malpensa, anche a Fiumicino l’assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D’Amato, aveva disposto la stessa norma: «Riprendono i test per i voli dalla Cina, in attesa delle disposizioni nazionali».

A Milano due voli con molti positivi dalla Cina
Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. Ha raccontato che a Malpensa il 26 dicembre scorso sono stati testati i passeggeri di due voli e trovati molti positivi. «Sul primo volo», racconta Bertolaso, «su 92 passeggeri sono 35 i positivi. Nel secondo, su 120 passeggeri 62 sono positivi». Si tratta rispettivamente del 38 e del 52 per cento dell’intera capienza dei velivoli. Già attivato il sequenziamento per capire se tra loro ci siano eventuali portatori di nuove varianti. Intanto Schillaci è in costante contatto con il resto dei Paesi membri dell’Unione Europea e non è escluso che già dalle prossime ore possano essere adottate strategie condivise.