Cina, il Covid ferma Pegatron: a rischio la produzione di iPhone

Redazione
13/04/2022

Le restrizioni cinesi a Shanghai e Kunshan per frenare il contagio fermano gli impianti di Pegatron, principale fornitore di Apple. Produzione di telefoni a rischio. Ma non è l'unica, trema anche il settore dell'automotive.

Cina, il Covid ferma Pegatron: a rischio la produzione di iPhone

La diffusione della variante Omicron in Cina, che già nei giorni scorsi ha portato al lockdown in varie città, preoccupa sempre più e costringe molte imprese a fermare la produzione. L’ultima azienda a chiudere temporaneamente i battenti è Pegatron, principale fornitore di Apple, che ha annunciato ieri 12 aprile la sospensione delle attività nei due centri di Shanghai e Kunshan. Impossibile stabilire una data per la riapertura, poiché la decisione decisione spetta alle autorità locali. Si ferma anche l’automotive: macchinari spenti per Tesla, Toyota e Volkswagen.

Il boom di contagi a Shanghai ferma Pegatron, fornitore di Apple

«Abbiamo temporaneamente sospeso le attività», ha dichiarato Pegatron in una nota. «Collaboreremo con le autorità locali che comunicheranno la data di ripresa il prima possibile». Lo stop riguarda due filiali dell’azienda, l’una a Shanghai e l’altra nella vicina Kunshan. Come ricorda la Cnn, finora Pegatron aveva continuato la produzione a circuito chiuso grazie a un’autorizzazione governativa. Diversi lavoratori hanno vissuto e dormito in fabbrica pur di evitare il contagio, ma l’aumento dei casi ha spinto Pechino a ordinare lo stop. Dall’inizio della nuova ondata nel mese di marzo, Shanghai ha registrato 220 mila casi, 28 mila solo nella giornata di ieri. La città, fulcro della produzione hi-tech cinese, è risultata dunque epicentro del contagio, spingendo le autorità al blocco totale per dare attuazione alla strategia “zero-Covid”.

Le restrizioni anti-Covid in Cina fermano Pegatron, principale fornitore di Apple. A rischio iPhone e Macbook, mentre si ferma l’automotive.
Uno degli impianti di Pegatron chiusi per il Covid (Twitter)

Lo stop di Pegatron mette dunque a rischio la produzione di Apple, che rischia di trovarsi a corto dei suoi principali device mobile. L’azienda taiwanese – la sede centrale si trova infatti a Taipei – è nota per essere cuore pulsante della produzione di iPhone, iPad e Macbook che poi la casa di Cupertino distribuisce a livello globale. La chiusura rischia dunque di creare un corto circuito importante, con ritardi nella consegna degli ordini e nella disponibilità negli store. Per Apple non si tratta però del primo contraccolpo dovuto al Covid. Già lo scorso mese Foxconn, altro suo produttore taiwanese, aveva sospeso la produzione a Shenzhen per via del lockdown imposto da Pechino.

Il Covid in Cina blocca il settore dell’automotive e i trasporti

Apple non è però l’unica azienda a dover fare i conti con i blocchi in Cina. Come riporta la Cnn, in crisi anche il settore dell’automotive con le principali aziende mondiali costrette a chiudere i battenti. Nei giorni scorsi, Volkswagen ha fermato gli stabilimenti a Shanghai e Changchun a data da destinarsi, mentre Toyota ha detto che non potrà produrre nuove macchine per almeno un mese. Ferma da fine marzo anche Tesla, l’azienda di Elon Musk che possiede una gigafactory a Shanghai. Temporaneamente chiusa la fabbrica di Nio, produttore di veicoli elettrici.

«L’economia cinese vede crescere il rischio di una recessione da metà marzo», hanno detto al Guardian gli analisti di Nomura, impresa finanziaria del Giappone. Pesano infatti le gravi interruzioni nella consegna delle esportazioni, soprattutto a seguito dei rigidi controlli nelle aree costiere. In Cina preoccupa anche la stagione agricola primaverile per via dei trasporti in stand-by. Nelle aree a nord di Jilin, nella Manciuria meridionale, le autorità hanno rilasciato permessi di viaggio per consentire ai lavoratori agricoli di tornare nei loro terreni grazie a mezzi a noleggio controllati.