La Cina ha sospeso o chiuso gli account Weibo di oltre mille critici delle politiche anti-Covid del governo, mentre la Repubblica Popolare sta allentando le restrizioni. Il Partito Comunista si era affidato in gran parte alla comunità medica per giustificare la severità delle misure, dai lockdown ripetuti ai test di massa, quasi tutte abbandonate bruscamente il mese scorso, cosa che ha portato a un’ondata di nuovi casi, che hanno messo in crisi il sistema sanitario. A sua volta, nel Paese si erano verificate diverse proteste, talvolta violente, per le misure prese da Pechino, che hanno portato allo stremo la popolazione.
Weibo ha emesso divieti temporanei o permanenti su 1.120 account
La piattaforma social Weibo ha affermato di avere registrato 12.854 violazioni come attacchi a esperti, studiosi e operatori sanitari e di aver emesso divieti temporanei o permanenti su 1.120 account. «Weibo continuerà a intensificare le indagini e la rimozione di tutti i tipi di contenuti illegali e a creare un ambiente comunitario armonioso e amichevole per la maggior parte degli utenti», ha affermato la piattaforma social in una nota. Le critiche si sono in gran parte concentrate sull’applicazione pesante delle misure anti-Covid, che hanno visto le persone confinate nelle loro case per settimane, a volte sigillate all’interno senza cibo o cure mediche adeguate.

Dall’8 gennaio la Cina rimuoverà buona parte delle restrizioni sui viaggi
Con l’inizio della corsa ai viaggi in occasione capodanno lunare, che inizierà nei prossimi giorni, la Cina si sta preparando a un’ulteriore diffusione dei casi di Covid, in particolare nelle aree meno sviluppate del Paese. Mentre i voli internazionali sono ancora ridotti, le autorità affermano di aspettarsi che i viaggi ferroviari e aerei nazionali raddoppieranno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, avvicinando i numeri complessivi a quelli del periodo festivo del 2019, precedente lo scoppio della pandemia. Il ministero dei Trasporti ha invitato i cittadini a ridurre spostamenti e gli assembramenti, rivolgendosi in particolare ad anziani, donne incinte, bambini e persone con patologie pregresse. Nell’ambito di una politica diventata quanto mai ambigua, a partire dall’8 gennaio la Cina rimuoverà buona parte delle restrizioni sui viaggi internazionali, tanto in entrata quanto in uscita. Saranno riaperti anche i confini con Hong Kong, che erano chiusi da tre anni. Per quanto riguarda i viaggi all’estero, dopo Regno Unito, Francia, Italia, Corea del Sud e Stati Uniti, anche Germania, Belgio, Svezia e Grecia hanno reso obbligatorio il test Covid per chi arriva dalla Cina.
