Mentre il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha anticipato che è «ragionevole pensare entro la fine del 2021 a un allargamento della platea per la terza dose ai 50enni», il Green Pass diventa cosa certa fino alla prossima estate e si fa sempre più probabile il vaccino per i bambini. L’Italia, insomma, non abbassa la guardia contro il Covid. E lo stesso fa l’Europa: l’aumento dei contagi, infatti, preoccupa ovunque. Ecco cosa sta succedendo all’estero.
Covid, la regola G2 in Austria
In Austria è entrato in vigore il lockdown per i non vaccinati, che segue la cosiddetta “regola 2G”: saranno liberi di vivere normalmente la loro quotidianità solo geimpften e genesen, ovvero vaccinati e guariti. Insomma, fino a che non ci sarà un calo nelle ospedalizzazioni, non basterà più il tampone per accedere accedere a ristoranti, parrucchieri, hotel, impianti sportivi e centri culturali. Come riporta la stampa locale, proprio per questo c’è stato un boom di somministrazioni, oltre 6 mila nel solo Tirolo in un weekend, di cui 3.200 prime dosi.
Covid, preoccupa il tasso di incidenza
In Germania a preoccupare è l’incidenza di nuovi casi settimanale: oggi il Robert Koch Institute ha riferito che nel Paese ha raggiunto il livello più alto da inizio pandemia, con 201,1 infezioni ogni 100 mila abitanti.
Covid, nei Paesi bassi possibili nuove restrizioni
In Belgio e Paesi Bassi la percentuale di immunizzati è alta, ma i contagi continuano a crescere e si fanno sempre più insistenti le voci riguardanti l’introduzione di nuove restrizioni: ad Amsterdam e nelle altre città olandesi, domenica sono scese in piazza migliaia di persone contro l’adozione di misure di controllo della pandemia, come la mascherina obbligatoria.
Covid, in Grecia venerdì nuovo record di contagi
In Grecia, da sabato i non vaccinati hanno bisogno di un test negativo per accedere a bar, ristoranti, negozi, banche e uffici. Lunghe code si sono registrate per i tamponi: in base alle nuove norme i lavoratori non vaccinati devono fornire due test negativi alla settimana per accedere al luogo di lavoro. Venerdì sono stati registrati 6.909 nuovi casi, record per il Paese.
Covid, in Ungheria nelle aziende il vaccino può essere obbligatorio
In Ungheria, per evitare che le imprese subiscano nuovi stop alla produzione, come durante il primo lockdown, il governo ha autorizzato le aziende a rendere obbligatorio il vaccino per i propri dipendenti. Tra i primi ad usare la norma la casa farmaceutica Richter Gedeon che ha reso l’immunizzazione obbligatoria per i suoi 12 mila lavoratori. Chi si rifiuterà resterà a casa senza stipendio.