Dal 24 agosto al 21 dicembre 2021 sono stati registrati 15.195 casi di reinfezione, pari allo 1,4 per cento del totale. Lo evidenzia l’Istituto Superiore di Sanità nel consueto report esteso settimanale sull’epidemia da Covid-19. La probabilità di reinfezione nei non vaccinati, sottolinea l’ISS, è più elevata rispetto ai vaccinati con almeno una dose. Visto che nel periodo di analisi la variante Omicron era ancora poco diffusa, i dati riportati si riferiscono principalmente alla circolazione della Delta: nell’ultima settimana è stato rilevato un aumento della percentuale delle reinfezioni notificate, che risulta pari al 2,3 per cento dei contagi. Complessivamente, lo stato clinico iniziale delle reinfezioni non sembra mostrare una maggiore gravità rispetto a quello della prima diagnosi. «Importante completare vaccinazioni e dosi booster laddove raccomandato. Chi non ha iniziato ciclo vaccinale è particolarmente a rischio», ha detto Silvio Brusaferro, portavoce del Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza epidemiologica da Coronavirus.

Covid, tasso di ricovero e dose booster
Il vaccino, come emerge dal report dell’Istituto Superiore di Sanità, può fare davvero la differenza. In generale, si osserva infatti che nell’ultimo mese il tasso di ricovero nella fascia over 80 per i non vaccinati (568 per 100 mila) è otto volte più alto rispetto a quello dei vaccinati completi da meno di 120 giorni, e 41 volte più alto rispetto a quello registrato tra i vaccinati con booster.
Covid, la protezione offerta dal vaccino
A proposito di dose booster, con la somministrazione “extra” l’efficacia dei vaccini anti Covid aumenta, nettamente. «Nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa sale rispettivamente al 86,6 per cento e al 97,0 per cento nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva». Per quanto riguarda la prevenzione delle forme più gravi di malattia, «l’efficacia del vaccino nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni e tra i 91 e 120 giorni è pari rispettivamente al 95,7 per cento e 92,6 per cento mentre cala all’88 per cento nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni».