In attesa di capire cosa verrà deciso dalla cabina di regia convocata dal premier Draghi per giovedì 23 dicembre, sono tanti i sindaci che nelle rispettive città hanno deciso di cancellare le feste in piazza programmate per la notte di San Silvestro, con buona pace del brindisi collettivo e dello scambio di auguri, che potrebbero contribuire pericolosamente alla diffusione del Covid. «Questa mattina ho riunito la task force sull’emergenza Covid per Comune e Città metropolitana di Firenze, abbiamo avuto un confronto con gli esperti del servizio di igiene pubblica e della società della salute, così come con i responsabili dell’Asl e il presidente della Regione Giani: abbiamo deciso di annullare tutti gli eventi previsti per il Capodanno», ha annunciato il sindaco di Firenze Dario Nardella. Il capoluogo toscano si unisce così a tante altre città italiane, dove è già stato adottato identico provvedimento.

Covid, piazze vuote a Milano e Torino
A Milano e a Torino, i sindaci Beppe Sala e Stefano Lo Russo avevano escluso un evento di massa fin da novembre. E nel capoluogo piemontese è stato anche annullato il tradizionale mercatino natalizio di piazza Castello. Stessa decisione da parte del sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, che ha valutato e infine annullato tutti gli eventi previsti in città. Piazza vuote anche a Verona, Padova (non si farà nemmeno il grande evento in Prato della Valle per la Befana), Treviso, Pordenone e Trieste, così come a Venezia, dove non ci saranno né eventi né fuochi d’artificio. Stessa cosa a Bologna, Parma, Piacenza e Reggio Emilia. A Ferrara era previsto un festival techno, cancellato anche questo. Spettacoli di piazza annullati poi a Cagliari, Oristano, Olbia, Pescara e Palermo.

Covid, niente concertone al Circo Massimo
A Roma la decisione di cancellare il concertone del Circo Massimo, l’evento simbolo (in teoria) della ripartenza nella Capitale, è arrivata una settimana fa. Erano attese 15 mila persone, pronte ad assistere alle esibizioni di Coez, Blanco e Tommaso Paradiso, che hanno dovuto rivedere i loro piani. In Campania e dunque anche a Napoli, ,il governatore De Luca, al fine di evitare il boom di contagi, ha da tempo firmato un’ordinanza che vieta feste in piazza e il consumo di cibo e bevande (tranne l’acqua) all’aperto («È vietato fare i cafoni e consumare in strada come profughi»). Resistono per adesso Rimini, Terni e Bari: nelle ultime due sono in programma i veglioni trasmessi da Rai 1 e Canale 5. In Puglia «nessun concertone, sarà uno spettacolo di musica all’aperto, con ingressi contingentati e assegnati su prenotazione. Il pubblico sarà seduto e ballare sarà vietato», come hanno fatto sapere gli organizzatori.