Covid, addio al green pass in Gran Bretagna: sarà abolito dal 26 gennaio
Il certificato vaccinale è stato introdotto prima di Natale ma ha vita breve. Agli inglesi non piace e il calo dei contagi può favorirne la cancellazione.
Il green pass attualmente in vigore in Gran Bretagna potrebbe essere abolito già il prossimo 26 gennaio. La certificazione riservata a chi ha ricevuto il vaccino anti Covid ed entrata nella vita degli inglesi soltanto poco prima di Natale, per partecipare a grandi eventi e serate in discoteca, rischia di essere cancellata dal governo. Sono queste le prime indiscrezioni riguardanti le future regole che dovrebbero scattare da fine mese. Il certificato vaccinale è sicuramente la misura che più a fatto discutere nelle ultime settimane e che ha diviso il popolo e il parlamento.
Gran Bretagna: addio al green pass
Secondo quanto rivelato dai tabloid, il ministro della Sanità, Sajid Javid, avrebbe espresso ai deputati il proprio punto di vista ammettendo di condividere il loro «disagio» sul certificato vaccinale. Soltanto un mese fa, al momento dell’approvazione, un centinaio di deputati conservatori si era ribellato alla norma, passata solo grazie al sostegno dei laburisti. L’argomento green pass è stato controverso nel Regno Unito fin dalla sua nascita. Un certificato da presentare per poter accedere alle attività giornaliere è sempre sembrato agli inglesi intollerabile e ora sembrano pronti a sbarazzarsene.
Gb, il cambio di regole dovuto ai numeri incoraggianti
Ad agevolare il dietrofront del governo, che fa i conti anche con la sua crisi interna dovuta agli scandali sui party a Downing Street, ci sono i numeri della pandemia. I nuovi casi di positività da Covid sono scesi sotto i 120mila e i ricoveri sono attualmente 16.700. Numeri incoraggianti rispetto al boom dello scorso mese, tanto da far sì che il governo si prepari a nuove regole meno restrittive. «Durante questa ondata non abbiamo visto un aumento del numero dei pazienti in terapia intensiva», ha dichiarato Sajid Javid, «e ci sono segnali che il ritmo dei ricoveri stia cominciando a rallentare». Il ministro della sanità si è espresso anche sul green pass, dicendo che non sarà mantenuto «per un momento in più che non sia assolutamente necessario».