I leader mondiali che partecipano al Global Covid-19 Summit hanno confermato loro impegno a garantire un accesso equo ai vaccini contro il coronavirus per tutti i paesi.
Lo hanno fatto attraverso il programma internazionale di distribuzione Covax che, nonostante i buoni propositi, nel 2021 non riuscirà comunque a distribuire la quantità di dosi di vaccino che si era prefissato.
Nuove dosi di vaccino in arrivo
Gli Stati Uniti – Paese che ospita il Summit – hanno promesso altre 500 milioni di dosi di vaccino Pfizer da consegnare ai paesi a basso e medio reddito attraverso Covax. Queste dosi si vanno ad aggiungere all’accordo per 500 milioni di dosi Pfizer facilitato dagli Stati Uniti e a più di 90 milioni di dosi in eccesso condivise attraverso Covax. In tutto gli Usa attraverso Covax arrivano a fornire 1,1 miliardi di dosi.
Vaccini: le consegne sono in corso
Le consegne sono in corso e le dosi aggiuntive saranno disponibili a partire da gennaio 2022. Inoltre, la US International Development Finance Corporation (DFC) fornirà più di 383 milioni di dollari in assicurazione contro i rischi politici per favorire le spedizioni in tutto il mondo.
Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno annunciato un’agenda comune per combattere la pandemia globale. Hanno poi ribadito l’impegno a condividere le dosi con Covax e a sostenere le attività cruciali di preparazione. Hanno infine invitato le altre nazioni a fare lo stesso. Sulla base degli impegni precedenti, il Team Europe si è impegnato a condividere 500 milioni di dosi entro la metà del 2022.
Diversi paesi hanno promesso ulteriori donazioni di dosi da mettere a disposizione di nazioni meno fortunate di tutto il mondo. La Spagna ha promesso altre 7,5 milioni di dosi e l’Italia 30 milioni di dosi. Il Giappone, che ha ospitato il vertice ‘One World Protected’ di Gav iCovax AMC nel giugno 2021, ha promesso circa 60 milioni di dosi.