A quanto ammonta il patrimonio lasciato in eredità dal giornalista e conduttore televisivo Maurizio Costanzo? A pochi giorni dalla scomparsa dell’amato personaggio tv, circolano diverse indiscrezioni su un presunto tesoro dal valore di «70 milioni di euro», composto non soltanto da fondi in banca ma soprattutto da appartamenti e ville. A questi si aggiungerebbero anche gli ingenti proventi derivati dal diritto d’autore del brano Se telefonando, reso celebre dalla voce di Mina. Ma la famiglia ha già smentito tramite il proprio legale, l’avvocato Pierluigi De Palma.

De Palma: «Informazioni false e incoerenti»
L’avvocato Pierluigi De Palma ha diramato una nota per conto di Maria De Filippi e della famiglia Costanzo, smentendo le voci sul presunto patrimonio lasciato in eredità alla conduttrice e ai figli Saverio, Camilla e Gabriele Costanzo. Per il legale le informazioni sui 70 milioni di euro sono «false e del tutto inconferenti con la realtà dei fatti». La nota prosegue parlando di «valutazione fatta del patrimonio immaginifica». E inoltre De Palma si riferisce a Maria De Filippo definendola «sorpresa e addolorata perché in un simile momento vengano diffuse notizie non verificate e di macroscopica falsità».
Maria De Filippi torna a lavoro
Intanto Maria De Filippi è tornata in studio per registrare la nuova puntata di Amici, mentre già sabato 4 marzo sarà nuovamente in onda con C’è posta per te. Troppo presto, secondo alcuni, ma lei spiega: «Ricomincio a lavorare perché così mi hanno insegnato». Lunedì 6 marzo tornerà anche Uomini e donne. E a proposito di eredità, ma in senso metaforico e per quanto riguarda l’ambiente televisivo, è stato chiaro il delegato Mediaset Pier Silvio Berlusconi. Dopo i funerali ha dichiarato: «È stato un amico, un collaboratore ma anche come un padre. Lui è un pezzo di storia della televisione ma anche del nostro Paese. Ha cambiato veramente molte cose, e i suoi cambiamenti rimarranno sempre. Maurizio è un personaggio unico. Gli volevo bene con il cuore. A me come all’azienda, ha dato tantissimo. Chi può raccogliere la sua eredità? Nessuno».
