«Oggi ho visto Alfredo Cospito molto stanco e affaticato». Lo riferisce il medico che questa mattina ha visitato l’anarchico, detenuto nel carcere di Opera al difensore Flavio Rossi Albertini. «Sta assumendo, acqua, tè, zucchero e sale, non sta prendendo più integratori col potassio e non prende vitamine. Ha perso un altro chilo, quindi ora pesa 70 chili, e l’atrofia muscolare è marcatissima». Cospito ha iniziato ad assumere un po’ di zucchero, cosa che «rende un po’ meno drammatica la situazione». Dopo un periodo trascorso nell’ospedale San Paolo di Milano a causa delle sue condizioni di salute, l’anarchico è stato ritrasferito nel penitenziario di Opera.
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Oggi il corteo degli anarchici a Torino
Nel pomeriggio a Torino si tiene il corteo nazionale in solidarietà ad Alfredo Cospito, che da oltre quattro mesi porta avanti lo sciopero della fame contro il 41 bis. L’appuntamento per la mobilitazione, promossa da giorni su chat e siti d’area con lo slogan “La lotta non finisce!” è per le 16:30 in piazza Solferino. «L’unica guerra a cui partecipiamo ci vede a fianco di tutti gli sfruttati, sulla barricata che ci divide dagli sfruttatori, a urlare la nostra rabbia per una decisione che segna un ulteriore cambio di passo nella repressione delle lotte, con la condanna a morte di un compagno», si legge in un volantino.

Blindato il centro del capoluogo piemontese
Attese tra 500 e mille persone a Torino, città dove Cospito nel 2003 fondò insieme alla compagna la Federazione anarchica informale. I manifestanti sono arrivati da tutta Italia, ma anche da Francia, Spagna, Grecia e Germania. L’appello pro-Cospito sarà internazionale: “La lutte continue”, “La lucha continùa”, “The fight never ends”, “Der kampf ist noch nicht zu ende”. A vigilare, in un centro cittadino blindato, un ingente schieramento di forze dell’ordine. Prosegue, intanto, l’attività della Digos torinese che tra ieri e oggi ha identificato una trentina di persone, controllando auto e furgoni.