Cospito, il caso arriva alla Corte Costituzionale: udienza il 18 aprile

Gli sviluppi sulla vicenda dell'anarchico.

Cospito, il caso arriva alla Corte Costituzionale: udienza il 18 aprile

Il caso di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame contro il 41-bis, arriva alla Corte Costituzionale: la Consulta ha fissato l’udienza pubblica per il prossimo 18 aprile. In quell’occasione verrà trattata l’ordinanza con la quale la Corte d’Assise d’appello di Torino ha sospeso il processo all’anarchico per i due ordigni davanti alla Scuola allievi carabinieri di Fossano e ha sollevato la questione di legittimità costituzionale in relazione a una norma del codice penale. Più nello specifico, si tratta della norma che, per il reato di strage politica, non consente al giudice di ritenere prevalente la circostanza attenuante dei fatti di lieve entità in casi di recidiva aggravata.

Il caso di Alfredo Cospito, l'anarchico in sciopero della fame contro 41-bis, arriva alla Corte Costituzionale: udienza il 18 aprile.
Alfredo Cospito in tribunale – (Facebook)

ll caso di Alfredo Cospito arriva alla Corte Costituzionale

Ciò che dovrà fare la Corte Costituzionale in merito al caso di Alfredo Cospito è emettere un giudizio sulla concessione o meno delle attenuanti rispetto all’attentato avvenuto davanti alla Scuola allievi carabinieri di Fossano. Come detto, la questione era stata sollevata dalle difese riguardo il reato di strage politica per il quale la Procura aveva chiesto l’ergastolo.

Cospito deve dunque rispondere di «recidiva reiterata specifica». Si ricorda che la legge non prevede il cosiddetto bilanciamento e, dunque, potrebbe essere comminato il carcere a vita all’anarchico. La Consulta, quindi, dovrà stabilire se nella fattispecie di strage politica deve operare o meno il divieto di bilanciamento.

Il caso di Alfredo Cospito, l'anarchico in sciopero della fame contro 41-bis, arriva alla Corte Costituzionale: udienza il 18 aprile.
Alfredo Cospito in sciopero della fame – (Facebook)

Le condizioni di salute di Cospito

Mentre i processi a suo carico vanno avanti, Alfredo Cospito continua nella sua protesta contro il regime del carcere duro, il 41-bis. Da più di quattro mesi è in sciopero della fame e, dopo la decisione della Corte di Cassazione di non revocargli il regime carcerario, si è dichiarato pronto a morire. Il medico legale, consulente di parte della difesa dell’anarchico che si trova nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo a Milano, ha affermato che il detenuto ha perso ulteriormente peso e che la situazione si sta facendo grave.