Gli studenti dell’Università Sapienza di Roma hanno deciso di protestare occupando la facoltà di Lettere in solidarietà all’anarchico Alfredo Cospito. Una manifestazione che è iniziata ieri, giovedì 2 febbraio, e prosegue ancora oggi, dopo una notte tranquilla. La novità in mattinata, però, sono stati i manifesti apparsi al fianco della targa commemorativa per l’anarchico Giuseppe Pinelli, con la scritta «Ecco chi sono gli assassini di Alfredo Cospito». Sono 8 i volti e i nomi ritratti nei manifesti. Ci sono Sergio Mattarella, Carlo Nordio, Giorgia Meloni e Marta Cartabia. E anche Giovanni Russo, il capo del Dap, Pietro Curzio, Presidente della Corte di Cassazione, Anna Maria Loreto, Procuratore della Repubblica al tribunale di Torino, e Gianni Melillo, Procuratore nazionale antimafia.

Cambiare Rotta: «Tempo delle parole è finito»
Già ieri il movimento Cambiare Rotta, che ha organizzato l’inflazione, ha spiegato: «Il tempo delle testimonianze e delle parole è finito. Pensiamo che sia il tempo di mettersi in gioco, ognuno con le proprie possibilità, in un movimento eterogeneo ma dal messaggio chiaro. Per questo invitiamo studenti e docenti a partecipare a un momento di confronto collettivo, alle 16 a Lettere per immaginare insieme i prossimi passi della mobilitazione. Oggi gli spazi politici in cui abbiamo costruito la solidarietà ad Alfredo sono costantemente minacciati da un clima di terrore e paura diffuso nelle ultime settimane; per questo abbiamo deciso di riprenderci la Facoltà di Lettere, consapevoli che i nostri luoghi di formazione siano gli spazi da cui partire per costruire insieme un dibattito che sia in grado di prendere parola e schierarsi contro 41 bis, ostatività ed ergastolo». Per loro l’occupazione rappresenta «un messaggio chiaro anche alla dirigenza della Sapienza, finora sorda alle reiterate richieste di presa di posizione».

Le reazioni: La Russa e Santanché condannano il gesto
Sul gesto e sui manifesti intervengono anche diversi membri del governo. Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, attacca i ragazzi: «Trovo estremamente gravi e inaccettabili i manifesti affissi all’Università La Sapienza di Roma che indicano in alcuni rappresentanti delle Istituzioni gli “assassini di Alfredo Cospito”. Il clima che si sta creando attorno alla vicenda dell’anarchico sta assumendo contorni inquietanti e non va sottovalutato. In attesa che gli inquirenti facciano piena luce sui responsabili è necessaria una condanna unanime, ferma e decisa, per queste azioni vergognose e per questa continua escalation di violenza». La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, parla di «gesti incivili da condannare fermamente affinché, in futuro, si ripresentino sempre meno. I manifesti affissi a La Sapienza sono del tutto fuori luogo, indecorosi, offensivi e lesivi della dignità di uomini e donne che rappresentano le nostre istituzioni. Un crescendo di atti di violenza che stanno alimentando un clima d’odio che ci riporta a periodi storici che non vorremmo mai rivivere».