Cospito, la difesa chiede i domiciliari per motivi di salute

Redazione
07/03/2023

Sulla richiesta si esprimerà il tribunale di Sorveglianza di Milano. Ieri l’anarchico al 41 bis è stato trasferito di nuovo in ospedale su indicazione dei medici.

Cospito, la difesa chiede i domiciliari per motivi di salute

La difesa di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame dal 20 ottobre in segno di protesta contro il regime del 41 bis, ha chiesto il differimento della pena per motivi di salute ovvero gli arresti domiciliari a casa della sorella. Sarà il tribunale di Sorveglianza, in un’udienza collegiale ancora da fissare a doversi esprimere sull’istanza.

Cospito, la difesa chiede i domiciliari per motivi di salute. Sull'istanza si esprimerà il tribunale di Sorveglianza di Milano.
Alfredo Cospito, in sciopero della fame da 138 giorni.

Cospito è stato di nuovo trasferito all’ospedale San Paolo di Milano

La richiesta dei difensori è stata consegnata ieri, nelle ore in cui Cospito veniva trasferito dal carcere di Opera all’ospedale San Paolo a causa di un valore troppo alto del potassio, che ha reso necessari accertamenti medici approfonditi. «Sta assumendo, acqua, tè, zucchero e sale, non sta prendendo più integratori col potassio e non prende vitamine. Ha perso un altro chilo, quindi ora pesa 70 chili, e l’atrofia muscolare è marcatissima», aveva dichiarato il 4 marzo il medico che lo aveva visitato nel carcere di Opera, dove era stato ritrasferito dopo un periodo trascorso nell’ospedale San Paolo di Milano a causa delle condizioni di salute.

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Cospito, la difesa chiede i domiciliari per motivi di salute. Sull'istanza si esprimerà il tribunale di Sorveglianza di Milano.
Anarchici manifestano a favore di Cospito, detenuto al 41 bis (Getty Images)

Il legale: «Cospito non ha alcuna vocazione suicida»

In occasione dell’udienza, che potrebbe tenersi il 24 marzo, i giudici dovranno tener conto della scelta di Cospito di non alimentarsi: le sentenze della Cassazione sono piuttosto esplicite nel considerare la scelta del detenuto di rifiutare il cibo come un motivo non valido per ottenere gli arresti domiciliari. «Cospito non ha alcuna vocazione suicida. Questa è una battaglia per la vita, per affermare il suo diritto alla vita. È lucido, ma certamente molto provato dopo cinque mesi di sciopero della fame, siamo al 138esimo giorno: un triste primato e ha sorpreso anche i sanitari», ha detto a Sky TG24 Flavio Rossi Albertini, legale dell’anarchico al 41 bis. «Credo che sia stato il valore del potassio ad aver allarmato i medici, considerando che il mio assistito rifiuta gli integratori salvavita da quando ha appreso della notizia del rigetto della Cassazione».