«Me lo aspettavo». Ha reagito così Alfredo Cospito al provvedimento del ministro Carlo Nordio, che ieri ha respinto la richiesta di revoca del 41 bis. L’avvocato Flavio Rossi Albertini ha incontrato l’anarchico e gli ha portato le sei pagine firmate dal guardasigilli al carcere di Opera, a Milano. E Cospito non si è scomposto, secondo quanto racconta Albertini. L’anarchico ha anche affermato: «Hanno deciso di tumularmi in questo sarcofago di cemento». Oggi il legale e Luigi Manconi, presidente di A buon diritto onlus, il primo che ha sollevato il caso Cospito su Repubblica, hanno parlato della scelta di Nordio in conferenza stampa rivelando che i compagni di cella dell’anarchico sono stati cambiati.

Manconi: «Decisione in mano a Nordio»
La decisione «è ancora nelle mani di Nordio», spiega Manconi, che spera ancora «che si possa ancora intervenire senza che ciò comporti un cedimento dello Stato». In oltre un’ora di conferenza, lui e Albertini rivelano: «Perché sono cambiati i compagni di cella di Cospito? Fino al 23 dicembre i componenti del gruppo di socialità erano considerati completamente inoffensivi, ma a gennaio il gruppo cambia e in luogo di mafiosi inoffensivi arrivano tre boss di camorra, ‘ndrangheta e mafia, dei quali vengono captate brandelli di conversazioni con Cospito e su questo nasce la polemica politica, sui suoi presunti rapporti con la criminalità organizzata. Forse c’era la volontà di far sì che ci fosse questa relazione tra mafia e Cospito? È un sospetto che dovrebbe venire».

Rossi Albertini boccia il provvedimento: «Motivazione debole»
La palla passa all’avvocato Rossi Albertini: «Da Nordio arriva una motivazione debole perché non affronta la qualità dell’associazione e svia sulle novità contenute nella mia richiesta del 13 gennaio di revocare il 41 bis all’anarchico. Il decreto applicativo del 41 bis si fonda sul processo Bialystock. Affermare che ha una valenza neutra l’assoluzione in quel processo degli imputati perché il fatto non sussiste determina un po’ di sconcerto. Nordio parla comunque di galassia anarco-insurrezionalista ma c’è una evidente difformità tra il modello della criminalità organizzata e la dinamica politica legata all’anarchismo. Il 41 bis è stato applicato dilatando il perimetro della norma per zittirlo, perché troppo sovversivo».