È stato definito renderporn: è l’attrazione esercitata dai render di case meravigliose che si trovano su Instagram. Dimore che fanno sognare, a costo zero. Villa Saraceni è una lussuosa dimora affacciata sul mare, incastonata tra le scogliere bianche della Scala dei Turchi, una delle località più suggestive della Sicilia, in provincia di Agrigento. L’edificio è tutto color sabbia e ha linee dolci e arrotondate, come se fosse scavato nella stessa marna che forma le scogliere. Le finestre si affacciano su un mare turchino, mentre gli interni sono arredati con mobili semplici in legno chiaro e sembrano fatti a mano. Pochi gli oggetti decorativi, qualche anfora, qualche piatto appeso sulla parete dietro un grande divano soffice e bianco. Alcune ceramiche di Picasso, messe lì con nonchalance, sono l’indizio dello status degli invisibili abitatori del luogo.
Quando sono apparse su Instagram, le foto di Villa Saraceni hanno suscitato grande apprezzamento, tanto che subito un utente – come racconta un articolo del New Yorker – ha chiesto a quale prezzo si sarebbe potuto affittare la casa.
Renderporn: un codice visivo che comunica ricchezza, moderazione e privacy
Il fatto è che Villa Saraceni non esiste nella realtà, né potrebbe trovarsi alla Scala dei Turchi, dalla quale sono stati allontanati anche i turisti balneari, dopo i danni provocati alla scogliera sia dai fenomeni di erosione naturale, sia dalle troppe presenze umane. Quello che si vedeva su Instagram era solo il render di una meravigliosa dimora immaginaria, come migliaia di altre che compaiono sul social: salotti, verande, camere da letto e tenute che non esistono e non esisteranno mai. Ma sono così belli, da attirare migliaia di follower, che si soffermano a guardare e a sognare. Le abitazioni raffigurate sono di solito molto lineari e rilassanti: colori chiari, luce discreta, angoli riservati protetti da tende in giallo tenue, composizioni floreali in tinte pastello. Il codice visivo di questi scenari domestici sembra rimandare a una precisa rosa di valori: ricchezza, ordine, privatezza e moderazione. Tutto è accogliente. Benché possano comparirvi indizi di attività – un copriletto sgualcito, o una rivista aperta a bordo piscina – gli spazi sono disabitati. Una parte importante del piacere di chi ci fantastica sopra, a quanto pare, è proprio l’assenza di persone.
Tra i render artist spiccano gli italiani: da Fornoni a Piccolo e Giacomello
Il renderporn – una sorta di intimo godimento nell’osservare i render – è reso possibile dai formidabili avanzamenti dei software di modellazione 3D, nonché da un’ampia schiera internazionale di render artist che si mettono a disposizione di architetti, costruttori e produttori di arredi per mostrare allestimenti di case o per ambientarle in contesti piacevoli. E si scopre che in questa disciplina, gli italiani si distinguono. Come Riccardo Fornoni, l’autore dei render della suggestiva Villa Saraceni. Il visual designer ha appena 27 anni e vive a Mantova. Si è laureato al Politecnico di Milano e collabora con studi di architettura e design per realizzare scenari d’interni e composizioni di colori e oggetti. Ha creato la villa di Scala dei Turchi insieme alla designer e illustratrice londinese Charlotte Taylor, fondatrice a sua volta dei due studi specializzati Maison de Sable e DelloStudio. Taylor lavora anche con altri italiani, come il siciliano Oscar Piccolo (residente a Londra) e come Stefano Giacomello, visual designer che vive e lavora a Montreal, in Canada. Nel 2020 Maison de Sable ha creato (questa volta insieme all’architetto Anthony Authié, dello studio parigino Zyva) un’altra dimora immaginaria di successo: Villa Ortizet, un esempio di “architettura organica”, tutta giocata sui cromatismi del verde e collocata in un sud della Francia assolutamente virtuale.
Se questi sono esercizi speculativi, in cui ciò che viene pubblicizzato è principalmente il talento artistico del creatore, molti dei lussuosi interni digitali che si vedono su Instagram sono invece commissionati da agenzie di marketing e pubblicità per mostrare veri arredi per la casa. Già dal 2014, per dire, la maggior parte delle immagini del catalogo Ikea sono generate al computer. Il bello delle immagini di interior design che si trovano su Instagram è nella loro pulizia e perfezione; quelle case, quegli interni, sembrano fuori dal tempo e al riparo da ogni fenomeno climatico: l’autunno non arriva mai, la pioggia non esiste, la luce è sempre morbida e rilassante. Ma non solo. Immaginare di vivere in quegli ambienti inaccessibili non costa nulla: niente affitto da pagare e niente bollette. Il paradiso non ha prezzo.