A 24 ore dal ricovero, le notizie intorno alla salute di Silvio Berlusconi si susseguono. Nella mattinata di oggi è stato il professor Alberto Zangrillo a firmare il bollettino medico in cui si confermano le prime indiscrezioni. Il leader di Forza Italia è affetto da leucemia mielomonocitica cronica, la stessa malattia che ha colpito lo scrittore Alessandro Baricco a inizio 2022. Ma cos’è e come si cura?

Cos’è la leucemia mielomonocitica cronica
Silvio Berlusconi è affetto da leucemia mielomonocitica cronica. Si tratta di una delle più frequenti sindromi mielodisplastico-mieloproliferative. La malattia fa aumentare sensibilmente i monociti, un particolare tipo di globuli bianchi. Di fatto è un tumore del sangue abbastanza raro, che può durare anche diversi mesi e fino a due o tre anni. Solitamente questa forma di leucemia compare in età avanzata e può presentare una forma displastica, con anemia e neutropenia, oppure proliferativa, con l’alto numero di globuli bianchi. In entrambi i casi si registra un eccessivo livello di monociti nel sangue e nel midollo. Sul sito dell’Ail, l’Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, si legge che «il trapianto allogenico di cellule staminali è l’unico trattamento con potenzialità curative, ma in molti casi – in considerazione dell’elevata età della maggioranza dei pazienti – è di difficile attuazione. Viene comunque raccomandato nei casi ad alto rischio, Nei casi ad alto rischio non candidabili a trapianto può essere impiegata l’azacitidina e, nei casi proliferativi, l’idrossiurea per controllare la conta dei globuli bianchi. In caso di anemia, nei pazienti a basso rischio può essere utilizzata l’eritropoietina».
Il bollettino
Nel bollettino pubblicato dall’ospedale San Raffaele di Milano, si legge: «Il presidente Silvio Berlusconi è attualmente ricoverato in terapia intensiva per la cura di un’infezione polmonare. L’evento infettivo si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta».
