Proteine da cortile

Redazione
17/05/2021

Soia. Ma anche conigli e qualche gallina. Secondo un ricercatore della Michigan Technological University le risorse a km 0 sono (quasi) inesauribili.

Proteine da cortile

Invece di coltivare narcisi, iris o tulipani, è possibile ottenere da un piccolo giardino o da un cortile tutte le proteine ​​necessarie al fabbisogno di una famiglia. Lo spiega uno studio pubblicato sulla rivista Sustainability. «Non è necessario convertire il cortile in una fattoria. Con poco si può fare molto». Non ha dubbi Joshua Pearce, ingegnere solare presso la Michigan Technological University, uno degli autori della ricerca. Quando è cominciata la pandemia, Pearce stava studiando la possibilità di allevare conigli sotto i pannelli solari e da qui ha esteso la sua ricerca ad altre strategie per fronteggiare eventuali carenze di carne sul mercato globale, per i più diversi motivi. Un adulto medio ha bisogno di 51 grammi di proteine ​​al giorno. Ebbene, un tipico cortile può produrre fino al 160 per cento delle proteine ​​necessarie dalla sola soia. E se mangiare solo soia non suona molto appetitoso (e forse è anche discutibile sotto il profilo della salute), si possono affiancare alla dieta polli e galline, quindi carne bianca e uova. Anche i conigli, nutriti solo con l’erba del giardino, possono fornire fino al 50 per cento del fabbisogno di proteine ​​di una famiglia. Senza contare che l’allevamento di piccoli animali è molto meno dannoso per l’ambiente rispetto a quello di bovini e maiali. «Molte persone», ha aggiunto Pearce, «non considerano i loro giardini e cortili come una risorsa. Eppure, quei piccoli spazi possono garantirci una buona autosufficienza alimentare, senza troppa fatica da parte nostra».