Cinque conferenze di «analisi critica dell’attualità», per «dare spazio a voci dissenzienti» e a «minoranze capaci di uno sguardo che abbracci la complessità». Un progetto di educazione scolastica, dal costo complessivo di 10 mila euro, stanziati dall’assessore al Bilancio e alla Pubblica Istruzione Corrado Ruini, che ha provocato una vera e propria bufera nel corso dell’ultimo consiglio comunale a Sassuolo. Tra i consiglieri di minoranza c’è il sospetto che questo ciclo di corsi sia il pretesto per portare nelle scuole esponenti no vax e no Green pass.
Corsi no vax, Ruini: «Il martellamento dei media provoca una dittatura culturale»
«Dall’inizio della pandemia è venuta a mancare completamente la possibilità di elaborare un pensiero critico diverso da quello veicolato in modo ossessivo e totalizzante dai media. Questo fenomeno ha privato i ragazzi della indispensabile facoltà necessaria per costruirsi competenze e strutture di pensiero libere», ha spiegato Ruini, rispondendo alla capogruppo dem Maria Savigni, che chiedeva lumi sull’iniziativa, costata 10 mila euro e destinata alle scuole superiori. «Il martellamento dei media, tutti appiattiti su un’unica posizione, ha di fatto ostruito ogni forma di pensiero divergente, di soluzioni alternative, ingenerando una sorta di dittatura culturale»
Corsi no vax, Ruini: «Gli studenti hanno il diritto di sentire voci divergenti»
Negli ultimi due anni, ha sottolineato Ruini, si è affermato «un fanatismo impositivo unilaterale che di fatto si manifesta attraverso decreti legge con ampi difetti di costituzionalità». Per questo, ha aggiunto, è necessario «fornire agli studenti, in virtù di uno tra i compiti principali della scuola, gli strumenti utili per abbracciare la molteplicità della realtà». Per perorare la sua causa, l’assessore leghista, dichiaratamente di idee no vax e no Green pass, ha poi criticato «l’atteggiamento schizofrenico di chi vuole difendere le azioni contro le discriminazioni sull’identità di genere e poi opera criminalizzazioni sul piano culturale verso chi osa non obbedire al pensiero unico dominante», sottolineando come l’articolo 21 della Costituzione debba essere rispettato da tutti. «Gli studenti hanno il diritto di sentire qualche voce divergente di premi Nobel, magistrati, filosofi, una marea di pensatori, non di buzzurri, che esprimono un pensiero scientificamente provato che oggi è negato a tutti i ragazzi, un crimine culturale».
Corsi no vax, il caso è arrivato anche in Parlamento
Al termine del suo discorso, come riporta Il Resto del Carlino, Ruini è stato ringraziato da Savigni: «Mi ha fatto un regalo di Natale, la ringrazio, ha fatto un autogoal clamoroso». In attesa di sapere come andrà a finire, il caso/caos dei “corsi no vax” è arrivato anche in parlamento: «Sbaglia chi dopo oltre 130 mila morti vuole portare il tema sul piano ideologico. Senza vaccino oggi ci troveremmo nella stessa situazione vissuta esattamente un anno fa, con maggiori restrizioni e con le festività natalizie in zona rossa. L’esperienza degli altri Paesi europei dovrebbe essere d’insegnamento», ha dichiarato il cinque stelle Gabriele Lanzi, della commissione Industria, Commercio, Turismo.