Corfù, balene spiaggiate per colpa dei test sui combustibili fossili

Redazione
10/03/2022

Tre esemplari si sono arenati sulle coste dell’isola greca di Corfù in pochi giorni. Gli ambientalisti puntano il dito contro una nave che mappa il fondale marino in cerca di petrolio e gas.

Corfù, balene spiaggiate per colpa dei test sui combustibili fossili

Negli ultimi giorni, tre balene si sono spiaggiate sulle coste di Corfù. Secondo i gruppi ambientalisti, è colpa di una nave che sta effettuando test sismici per trovare petrolio e gas nelle acque vicine all’isola greca. Il danno alla fauna potrebbe però essere più esteso, tanto che diverse specie animali sarebbero a rischio. «Basta pensare ai combustibili fossili, puntiamo sul rinnovabile», hanno sottolinato gli ambientalisti.

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A causa dei test, le balene soffrono malattie da decompressione

Come riporta il Guardian, lo scorso 20 febbraio due balene dal becco di Cuvier sono state trovate sulle spiagge di Arillas e Agios Gordios, sul lato ovest dell’isola. In quest’ultima località, pochi giorni dopo, è stato ritrovato un terzo esemplare. I tre cetacei sono comunque stati liberati grazie all’azione tempestiva di dozzine di volontari che li hanno trainati con delle funi e riportati in mare. «In Grecia si verificano diversi casi di spiaggiamenti», ha detto al quotidiano britannico la veterinaria Nastazia Koronaki che ha coordinato i soccorsi. «Tre casi ravvicinati però sono una stranezza, soprattutto se si pensa che si tratta di animali che vivono in acque profonde».

Corfù, balene spiaggiate per colpa dei test sui combustibili fossili
Alcuni volontari aiutano una delle balene spiaggiate a Corfù (Twitter)

Attualmente non è chiaro quale ragione abbia spinto le balene così a riva, ma gli ambientalisti non hanno dubbi. Si tratta della SW Cook, nave della compagnia petrolifera Hellenic Petroleum che da tempo conduce test sismici per la ricerca di petrolio e gas a largo di Corfù. Si tratta di azioni che, mediante fucili ad aria compressa, tendono a mappare i combustibili fossili nel fondale con esplosioni controllate. L’urto sonoro ha però effetti disastrosi sulle balene, tra cui problemi di udito, difficoltà di comunicazione e anche di alimentazione. In questi animali si verificano così disturbi da decompressione che li portano verso  riva. «È come se esplodesse una bomba ogni 10 secondi dritta nella loro casa», ha spiegato il National Resources Defense Council. «Non esiste per loro via di fuga».

Le attività a Corfù sono sospese, ma le proteste continuano

Già il mese scorso le organizzazioni ambientaliste di Corfù avevano chiesto al primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis l’interruzione dei test fin quando non si fosse trovata una spiegazione certa degli spiaggiamenti. Secondo il Guardian, al momento le attività sono state bloccate e la stessa SW Cook avrebbe già lasciato le acque greche. Le proteste però non si fermano, fomentate anche dalla diffusione sui social di foto e video degli animali in difficoltà. «Qui viviamo di turismo», ha sottolineato Giannis Gasteratos, attivista di Corfù. «Questi continui spiaggiamenti potrebbero distruggere l’economia locale».

Tra l’altro la Grecia non avrebbe le infrastrutture per sfruttare eventuali giacimento prima del 2030. «È pazzesco che si stia considerando l’estrazione di combustibili fossili così avanti nel futuro. È disastroso dal punto di vista climatico e non ha senso nel contesto dell’accordo di Parigi», ha detto Dimitris Ibrahim, responsabile del clima per il Wwf Grecia. Al coro si sono unite anche Greenpeace Grecia e altre organizzazioni no-profit che chiedono attenzione verso gli animali marini. «Questi test sono una condanna a morte per la fauna acquatica», ha concluso Kostis Grimanis di Greenpeace. «Basta mettere a repentaglio il mare».