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Anche i coreani nel loro piccolo si incazzano

Polemica in Corea del Sud per tre pubblicità che alludono alle scarse dimensioni del pene. Rivolta delle associazioni per i diritti degli uomini. Mentre la battaglia tra generi non trova pace.

28 Maggio 2021 14:5728 Maggio 2021 15:01 Redazione
polemica per pubblicità sessista in corea del sud contro uomini

Nelle ultime settimane, tre società sudcoreane hanno dovuto ritirare i loro annunci pubblicitari dopo le proteste di alcuni gruppi per i diritti degli uomini. Nei messaggi, è l’accusa, si sarebbe alluso in modo offensivo al pene piccolo. La notizia è riportata dalla Reuters che spiega come le immagini incriminate consistessero in mani con i pollici e gli indici uniti, un gesto usato per indicare qualcosa di piccolo e che in Corea del Sud è associato anche a un gruppo femminista che in passato ha utilizzato un’immagine simile nel suo logo. Non solo: a essere reclamizzate erano salsicce.

Le tre società nel mirino degli attivisti

La più grande catena di minimarket della Corea del Sud, GS25, ha dovuto arginare la protesta di alcuni attivisti dell’associazione Man on Solidarity riuniti davanti alla sede dell’azienda, mentre il canale youtube del gruppo ha registrato più di 200 mila iscritti in soli due mesi. La catena di pollo fritto Genesis BBQ ha ritirato il suo menu, scusandosi e affermando che non aveva intenzione di umiliare gli uomini. La Kakao Bank Corp, a sua volta, ha dovuto scusarsi per una mano disegnata in modo ambiguo in uno dei suoi annunci. La polemica è un ulteriore segnale della tensione sui diritti di genere in Corea del Sud. Ma il fatto nuovo, secondo Kim Garo, dirigente presso il ministero per l’Uguaglianza di genere e la famiglia, «è la pratica di mettere nel mirino singoli individui e aziende».

polemica per pubblicità sessiste in corea del sud
Una manifestazione femminista a Seul (Getty Images)

Quasi il 60% dei giovani coreani è antifemminista

Misandria e misoginia sono problemi radicati nella società sudcoreana. Quando il presidente Moon Jae-in è salito al potere nel 2017, si è impegnato per garantire l’uguaglianza di genere, promettendo di fare di più per correggere gli svantaggi per le donne. In Corea il divario salariale è il più alto dei Paese Ocse e le donne occupano solo il 19% dei posti in parlamento. Con Moon ci sono stati dei miglioramenti: i salari sono aumentati così come i sussidi per le donne che cominciano nuove attività. Ma si è ancora lontani da una “pacificazione” tra sessi. Secondo gli osservatori il sentimento anti-femminista è ancora forte tra i più giovani, nella fascia da 20 a 30 anni. E secondo alcune ricerche, quasi il 60% degli uomini coreani intorno ai 20 anni si dichiara contro il femminismo.

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