La Corea del Nord ha annunciato di aver sconfitto il Covid
La misteriosa “febbre” è durata poco più di tre mesi: epidemia archiviata con 4,8 milioni di casi e 74 morti. Lo sostiene il regime di Pyongyang. La sorella del leader Kim Jong-un accusa il Sud e minaccia ritorsioni.
Alla Corea del Nord sono bastati poco più di tre mesi per debellare il Covid. O, meglio, la «febbre» che ha colpito il Paese eremita a inizio maggio. Lo ha reso noto il leader supremo Kim Jong-un che, ha spiegato la sorella Kim Yo-jong, ha dovuto affrontare il virus in prima persona essendo stato contagiato. Presiedendo un incontro con personale sanitario e scienziati, Kim ha accolto favorevolmente questa «eclatante vittoria nella guerra contro la malattia pandemica maligna», ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale Kcna. Ormai Covid-free secondo le autorità di Pyongyang, la Corea del Nord “chiude” la pandemia con circa 4,8 milioni di casi rilevati e 74 decessi.

Covid, anche Kim Jong-un sarebbe stato contagiato
«La vittoria conquistata dal nostro popolo è un evento storico che ha mostrato ancora una volta al mondo la grandezza del nostro Stato, la nostra indomita tenacia e le belle usanze nazionali di cui siamo orgogliosi», ha aggiunto il leader supremo nordcoreano. Che, come reso noto dalla sorella Kim Yo-jong, è stato colpito dal virus: «Anche se era gravemente malato con la febbre alta, non riusciva a riposarsi un attimo pensando alle persone di cui doveva prendersi cura fino alla fine della guerra contro l’epidemia». La rivelazione è arrivata nel corso del primo discorso pubblico di Kim Yo-jong, capace di commuovere i presenti fino alle lacrime, come si può vedere nelle immagini trasmesse dalla tv pubblica nordcoreana.
BREAKING: North Korean TV airs video and audio of the leader’s sister Kim Yo Jong giving a speech for the first time. The audience is shown crying as she says Kim Jong Un had a fever during the COVID-19 outbreak and as she threatens South Korean authorities with “extermination” pic.twitter.com/BKuqv7GIiu
— NK NEWS (@nknewsorg) August 11, 2022
Kim Yo-jong, dito puntato contro la Corea del Sud
Durante il suo discorso, Kim Yo-jong ha comunque insistito sulla necessità di un’attenzione continua e di misure rigorose, sia per la diffusione nel mondo delle varianti della “febbre”, sia per i casi di vaiolo delle scimmie. Poi le accuse e le minacce agli odiati vicini della Corea del Sud, colpevoli di aver fatto arrivare il virus oltre il confine, attraverso l’uso di palloncini: «Abbiamo già preso in considerazione vari piani di contromisure, ma la nostra contromisura deve essere una ritorsione implacabile. Se il nemico persiste in azioni pericolose come fomentare l’ingresso del virus nella nostra repubblica, risponderemo non solo sterminando il virus, ma anche spazzando via le autorità sudcoreane».
