In Corea del Nord il leader Kim Jong-un vieta a tutte le bambine di chiamarsi come la figlia, Ju-ae. Chiunque avesse lo stesso nome deve cambiare il certificato di nascita.

In Corea del Nord è vietato chiamarsi come la figlia di Kim Jong-un
La decisione non riguarda infatti solamente le nuove nate: le autorità stanno costringendo le donne che si chiamano Ju-ae a cambiare il proprio certificato di nascita. A rivelarlo è Radio Free Asia. Secondo fonti locali, i governi nelle città di Jeongju e Pyongsong già l’8 febbraio scorso avrebbero convocato tutte le donne registrate all’anagrafe come Ju-ae per fargli cambiare il nome «perché quello è riservato a persone di altissima dignità». E nei prossimi giorni potrebbe succedere la stessa cosa in tutto il Paese. L’obiettivo sarebbe quello di creare un culto della personalità anche intorno alla figlia del Kim, che al momento ha meno di 10 anni.

Kim Ju Ae potrebbe essere l’erede di Kim Jong-Un
Kim Ju Ae è l’unica dei tre figli di Kim ad essere stata presentata al pubblico presenziando a due cerimonie pubbliche. A novembre dello scorso anno, insieme al padre, aveva preso parte ad un test di lancio di missili balistici intercontinentali. Qualche mese fa, ha invece assistito alla parata militare in piazza Kim Il Sung per celebrare il 75esimo anniversario della fondazione dell’Esercito popolare coreano, le forze armate della Corea del Nord.
Come possibile erede, Ju-Ae entrerebbe a far parte del regime che da diverso tempo impone questo divieto. Già ai tempi di Kim Il-sung, ai cittadini venne vietato di condividere il nome con quello del leader. I nordcoreani, infatti, non possono chiamarsi né Jung-un né Sol-ju, nome della moglie del leader di Pyongyang.