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Corea del Sud, da 4 giorni in sciopero i camionisti: porti e aziende in tilt

Nonostante un primo incontro tra governo e sindacalisti, la protesta continua. Hyundai ha dimezzato la produzione, il porto di Busan ridotto di un terzo i container da e verso il mondo esterno.

10 Giugno 2022 16:01 Redazione
Corea del Sud, da 4 giorni in sciopero i camionisti: porti e aziende in tilt. Mancano chip e componenti per aziende d'acciaio e auto

Da quattro giorni la Corea del Sud è paralizzata da uno sciopero, quello dei camionisti. I trasportatori hanno bloccato le catene di approvvigionamento del Paese e rischiano di assestare un duro colpo anche a livello mondiale. La protesta è scattata per chiedere salari migliori, soprattutto a causa del vertiginoso aumento del costo del carburante. I camionisti sudcoreani vorrebbero anche che la misura di emergenza che garantisce le tariffe di trasporto, introdotta in pandemia, venga prorogata rispetto alla scadenza prevista peri l prossimo dicembre. E in un momento già difficile per i materiali elettronici che servono per auto, smartphone e aziende d’acciaio e cemento di tutto il mondo, tante grandi aziende rischiano il collasso.

Corea del Sud: aziende e porti in tilt

Con i camionisti fermi da quattro giorni, sono soprattutto le aziende a risentire del caos derivante dal mancato approvvigionamento dei materiali. Hyundai, colosso dell’automobile, ha dimezzato la produzione per far fronte alla carenza di chip e componenti vari. Il gigante dell’acciaio Posco, scrive Repubblica, ha interrotto le spedizioni. E poi i porti: quasi completamente fermi. Il volume complessivo di container trasportati da e verso i 12 porti della Corea del Sud è sceso del 64 per cento. A Busan, il terzo scalo più trafficato sul pianeta, in cui passa l’80 per cento dei container, si è ridotta l’attività di un terzo.

Corea del Sud, da 4 giorni in sciopero i camionisti: porti e aziende in tilt. Mancano chip e componenti per aziende d'acciaio e auto
Migliaia di container ogni giorno arrivano e partono dal porto di Busan (Getty)

Nulla di fatto tra governo e sindacati

Dopo quattro giorni, c’era molta attesa per l’incontro di oggi, venerdì 10 giugno, tra emissari del governo e i sindacati. Nulla di fatto, però, dopo la riunione. Il presidente Yoon Suk-yeol ha sottolineato tramite l’agenzia Yonhap che questo tipo di controversie dovrebbe risolversi senza l’intervento del suo governo, ma semplicemente con accordi tra lavoratori e dirigenti. Dall’altra parte i sindacati non ci stanno. Kim Jae-kwang, della sigla Cts, ha dichiarata alla Reuters che «a causa dell’aumento vertiginoso dei prezzi del carburante e del fatto che il governo non agisce a sufficienza per proteggere i nostri mezzi di sostentamento, la nostra frustrazione non fa che crescere». E non c’è soltanto il rialzo dei prezzi di benzina e gasolio al centro della diatriba, ma anche la proroga della misura Sistema di tariffe di trasporto sicuro, che garantisce una tariffa minima ai camionisti per tutelarli, come accaduto in pandemia.

Corea del Sud, da 4 giorni in sciopero i camionisti: porti e aziende in tilt. Mancano chip e componenti per aziende d'acciaio e auto
Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol (Getty)

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