Le tensioni al 38esimo parallelo non risparmiano gli animali. Già, perché una coppia di cani da caccia di razza Pungsan regalata quattro anni fa dal leader nordcoreano Kim Jong-un all’allora omologo del Sud Moon Jae-in è finita in uno zoo. Tutto a causa di una disputa su chi dovrebbe mantenere gli animali.

Gomi e Songgang sono «simbolo di pace e cooperazione»
I cani – Gomi e Songgang – erano stati donati in segno di dialogo in occasione del vertice di Pyongyang nel 2018. Moon un mese fa aveva però denunciato la mancanza di sostegno finanziario da parte dell’attuale governo del presidente Yoon Suk Yeol. Tanto che i due Pungsan prima sono stati ospitati in un ospedale veterinario della città di Daeju, poi sono stati trasferiti nello zoo di Gwangju. Alla presenza del sindaco della città, Kang Gijung, lunedì i due cani sono stati mostrati in pompa magna con le loro targhette al collo. «Gomi e Songgang sono un simbolo di pace, di riconciliazione e cooperazione sud-nordcoreana», ha dichiarato alla stampa il primo cittadino. «Li alleveremo con cura come coltiviamo un seme per la pace». I cani in questi quattro anni hanno dato alla luce sei cuccioli. Uno di loro, Byeol, è cresciuto proprio nello zoo di Gwangju dove era stato trasferito nel 2019. Gli altri cinque al momento si trovano in altre strutture della Corea del Sud.
Meet “Songgang” and “Gomi.” Pres. Moon received these two dogs as a gift from North Korean leader Kim Jong Un via Panmunjeom. They’re same breed that Kim Dae-jung received from Kim Jong Il in 2000 and omgawd they’re adorable🤗 pic.twitter.com/teJmnMuZuG
— Jihye Lee (@TheJihyeLee) September 30, 2018
Le accuse dell’ex presidente Moon al governo Yoon
Ufficialmente Gomi e Songgang appartengono allo Stato. Mentre era in carica, Moon li ha cresciuti nella residenza presidenziale. A maggio, dopo aver lasciato l’incarico, li ha portati con sé grazie a una modifica della legge. Fino a quel momento infatti un presidente non poteva conservare i doni ricevuti, animali e piante compresi. All’inizio di novembre, Moon – sostenitore del riavvicinamento tra Seul e Pyongyang – aveva accusato il governo di Yoon di rifiutarsi di coprire il costo del cibo e delle cure veterinarie. L’ufficio di Yoon ha rispedito l’accusa al mittente ricordando all’ex presidente di avergli concesso di prendersi cura degli animali e come il dibattito sul loro mantenimento sia ancora in corso.
LEGGI ANCHE: Il mistero della figlia di Kim e la famiglia del leader nordcoreano
I precedenti: il regalo di Kim a Sun Myung Moon e di Kim Jong Il a Kim Dae-jung
Regalare Pungsan è tradizione nel Nord. Nel 2013, Kim regalò due cuccioli alla vedova del fondatore della Chiesa dell’Unificazione Sun Myung Moon morto l’anno precedente a 92 anni. E, ancora prima, Nel 2000, Kim Jong Il, padre dell’attuale dittatore, regalò un’altra coppia di cani della stessa razza all’allora presidente sudcoreano Kim Dae-jung dopo il loro incontro a Pyongyang, il primo vertice tra le Coree dalla loro divisione nel 1948. Kim Dae-jung a sua volta regalò al vicino due cani Jindo, una razza originaria di un’isola della Corea del Sud. I cani nordcoreani hanno vissuto in uno zoo pubblico vicino a Seul dove sono morti nel 2013.
LEGGI ANCHE: Perché Pyongyang può rappresentare una minaccia anche per Pechino