La Corea del Nord testa drone nucleare sottomarino per creare tsunami radioattivi

Redazione
24/03/2023

L'arma, simile al Poseidon russo, è stata sganciata il 21 marzo ed è rimasta in movimento per 59 ore e 12 minuti a una profondità tra gli 80 e i 150 metri per poi esplodere nella baia di Hongwon. Lanciati anche due missili da crociera strategici Khvasar-1 e due Khvasar-2 in risposta alle esercitazioni congiunte di Washington e Seul.

La Corea del Nord testa drone nucleare sottomarino per creare tsunami radioattivi

La Corea del Nord ha testato un drone sottomarino in grado di provocare uno “tsunami radioattivo“.  «Quest’arma segreta», ha riferito la radio di Stato Voice of Korea, «è un drone d‘attacco nucleare. La sua missione è muoversi segretamente sott’acqua e produrre uno tsunami radioattivo con un’esplosione, al fine distruggere navi e porti nemici».

Il drone nucleare sottomarino sarebbe rimasto in movimento per 59 ore e 12 minuti a una profondità tra gli 80 e i 150 metri

Secondo quanto riferito, il drone – simile al Poseidon russo – è stato sganciato il 21 marzo ed è rimasto in movimento per 59 ore e 12 minuti a una profondità tra gli 80 e i 150 metri per poi esplodere nel punto designato: le acque della baia di Hongwon, dove era stato ricreato un porto nemico.  Come riporta l’agenzia statale Kcna, il drone sottomarino è stato sviluppato nel 2012 per «superare la superiorità militare e tecnica delle forze dell’aggressore imperialista», e sottoposto a 50 test di vario tipo, 29 dei quali hanno visto la partecipazione di Kim Jong-un. Nonostante le foto pubblicate dall’agenzia, diversi esperti dubitano però che Pyongyang possa avere già operativa un’arma così sofisticata. Il 22 marzo l’esercito nordcoreano in una nuova esercitazione ha lanciato anche due missili da crociera strategici Khvasar-1 e due Khvasar-2 nella provincia di Hamgyong, che hanno colpito «con precisione» l’obiettivo fissato nel Mare Orientale.

I test di Pyongyang in risposta alle esercitazioni di Washington e Seul

I test, come riportano i media di regime, sono stato effettuati in risposta alle esercitazioni congiunte di Washington e Seul nel Sud della penisola (operazione Freedom Shield di metà marzo). La Kcna ha accusato gli Stati Uniti e il «regime di traditori fantoccio della Corea del Sud» di aver organizzato «esercitazioni di guerra intenzionali, persistenti e provocatorie» che hanno «portato la situazione militare e politica della penisola coreana a un punto irreversibilmente pericoloso». Va ricordato che nel 2022, la Corea del Nord ha effettuato 37 lanci in cui sono state utilizzate circa 70 testate.