Quattro secoli di vita, alto quanto un autobus a due piani eppure finora sconosciuto. Sono le incredibili caratteristiche di un enorme corallo, largo 10,5 metri e di forma emisferica, scoperto da un gruppo di scienziati e cittadini durante un corso di scienze marine sulla Grande Barriera Corallina, in Australia.
Un condominio naturale che attira pesci e altri coralli
Muga dhambi, termine che in lingua aborigena significa semplicemente “Grande corallo”, avrebbe messo radici fra 421 e 438 anni fa. In pratica si trovava lì prima della colonizzazione dell’Australia, della nascita di Charles Darwin e dell’invenzione del termine “biologia”. «Immaginate un blocco di appartamenti», ha detto al Guardian Adam Smith, professore della James Cook University e amministratore delegato di Reef Ecologic, organizzazione no profit di consulenza ambientale. «Attrae numerose specie. Ci sono coralli, pesci e altri animali che lo usano come riparo o per nutrirsi. È fondamentale per lo sviluppo dell’ecosistema marino».
This Colossal Coral Is The Widest Ever Found In The Great Barrier Reef via @IFLScience: https://t.co/oceewaLlsF
— Reef Ecologic (@reefecologic) August 20, 2021
Il grande corallo è stato scoperto al largo dell’arcipelago di Palm Island, nel Queensland. Eppure, sebbene per la scienza si tratti di una scoperta sensazionale, pescatori e ricercatori locali sapevano della sua esistenza già da anni. Nessuno però aveva mai pensato di avvicinarsi per studiarlo a fondo. «È come trovare una sequoia gigante in un giardino botanico», ha proseguito Smith. «La James Cook University vanta più di 600 articoli sui coralli, ma negli ultimi 30 anni nessuno lo aveva notato o ritenuto abbastanza interessante da realizzare una ricerca».
Una volta scoperto è il momento di proteggerlo
In attesa di altri test che ne determinino la specie di appartenenza, occorre ora pensare a un sistema che possa proteggere Muga dhambi dai cambiamenti climatici. Da mesi infatti la comunità scientifica sta lanciando allarmi sulla sopravvivenza della Grande Barriera Corallina, minacciata oltre che dal surriscaldamento globale anche dalla pesca intensiva e dallo sviluppo costiero. Muga dhambi ha già superato cicloni ed eventi di sbiancamento (un fenomeno distruttivo che ne può provocare la morte), ma non è detto che possa salvarsi ancora. «La sua longevità ne certifica la resistenza», ha concluso Smith. «La maggior parte degli esemplari non supera i 450-460 anni di vita, nonostante sia certificato che i coralli possono raggiungere il millennio. Magari questa è solo fortuna».