Cop27, al via in Egitto il vertice sul clima
L'obiettivo riuscire ad agire per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C prima che la crisi climatica evolva in modo catastrofico.
Si è aperto a Sharm el-Sheikh il summit Cop27 sul clima, che vede la partecipazione di delegati provenienti da quasi 200 Paesi. Da oggi e fino al 18 novembre si terrà quindi in Egitto il primo di tre incontri cruciali per le sorti del pianeta, a cui si aggiungeranno il vertice del G20 a Bali, in Indonesia (15-16 novembre) e la Conferenza sulla biodiversità Cop15 di Montreal, in Canada (7-19 dicembre).

Dopo l’insuccesso di Glasgow c’è scarso entusiasmo
A Glasgow, un anno fa, l’obiettivo principale riguardava le emissioni. In particolare, la realizzazione di un accordo che consentisse di contenere l’aumento delle temperature globali medie sotto gli 1,5 °C rispetto ai livelli pre-industriali. Ma in Scozia non fu raggiunto nessun accordo e, oggi, l’obiettivo di rimanere sotto la soglia oltre la quale le conseguenze del riscaldamento globale dovrebbero avere effetti gravemente dannosi per l’umanità è praticamente irraggiungibile. La conferenza sul clima dell’Onu è dunque iniziata in Egitto tra scarso entusiasmo e con ambizioni limitate. I partecipanti sono suddivisi in due grandi gruppi, impegnati in serrati negoziati per raggiungere un accordo finale: da una parte i Paesi ricchi e più sviluppati, dall’altro il gruppo di quelli emergenti e poveri.

Cop27, chi ci sarà e le assenze pesanti
Tanti i nomi di spicco attesi in Egitto: dal presidente Usa Joe Biden al neo premier britannico Rishi Sunak. È stato poi invitato il vincitore delle elezioni brasiliane Lula, anche se entrerà in carica a gennaio 2023. Per l’Italia ci sarà la premier Giorgia Meloni, che a margine della Cop27 potrebbe incontrare il presidente dell’Egitto Abdel Fattah al-Sisi. Dopo la vittoria della leader di Fratelli d’Italia alle elezioni, il capo di Stato egiziano si era congratulato con lei, augurandosi di sviluppare presto relazioni bilaterali: il caso Regeni rischia però di creare forte imbarazzo. Ovviamente, in Egitto ci saranno anche assenze eccellenti, su tutte quelle di Xi Jinping e Vladimir Putin. Non ci sarà nemmeno Greta Thunberg: «Non andrò alla Cop27 per molte ragioni, ma lo spazio per la società civile quest’anno è molto limitato», ha detto l’attivista svedese. Da mesi fa discutere la scelta dell’Egitto come sede del grande evento, con Ong e attivisti per i diritti umani che denunciano di essere stati esclusi.