L’avvocato padovano Fabio Pinelli, indicato in Parlamento dalla Lega, è il nuovo vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. È stato eletto dal plenum al terzo scrutinio con 17 voti, mentre Roberto Romboli (proposto dal Pd) ne ha ottenuti 14. Il voto era particolarmente atteso dopo le feroci polemiche post Luca Palamara, la fase riformista di Marta Cartabia e l’avvento della nuova maggioranza parlamentare a traino Fratelli d’Italia.

Il neo vicepresidente del CSM eletto al terzo scrutinio
Pinelli è stato eletto al terzo scrutinio. Il quorum richiesto era di 17 voti nelle prime due votazioni, mentre bastava la maggioranza semplice nella terza. Fumata nera al primo scrutinio: 14 voti sono andati Pinelli, 13 a Romboli, 5 le schede bianche. A vuoto anche il secondo: 15 voti per Pinelli, 12 per Romboli e 5 schede bianche. La fumata bianca è arrivata dopo la terza votazione.

Chi è Fabio Pinelli, nuovo vicepresidente del CSM
Nato a Lucca il primo febbraio 1966 e laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano, Pinelli è iscritto dal 1997 al Foro di Padova e dal 2010 anche all’Albo speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle altre Giurisdizioni superiori. Ha una formazione giuridica di diritto penale classico ed esplica la sua attività specialistica prevalentemente nell’ambito del diritto penale dell’economia. Ma è diventato noto per aver assistito lo spin doctor della Lega Luca Morisi, quando finì indagato per cessione e detenzione di sostanze stupefacenti: il caso poi è stato archiviato. Pinelli difende anche il senatore Armando Siri, coinvolto in un’inchiesta per finanziamento illecito ai partiti e presentazione di dichiarazione infedele dalla procura di Milano. Proposto dalla Lega e figura indipendente supportata da Luciano Violante e da una complessiva area moderata, è l’uomo grazie al quale il Carroccio punta a limitare in parte il potere di Giorgia Meloni sulla giustizia.