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Congresso Cgil, protesta contro Giorgia Meloni con peluches e striscioni

Come a Cutro, la premier è stata accolta da pupazzi e striscioni «contro il cinismo, la cattiveria e il razzismo di un governo fascista». La risposta durante il suo discorso: «Mi sento fischiata da quando ho 16 anni. Potrei dire che sono Cavaliere al merito su questo».

17 Marzo 2023 12:35 Debora Faravelli
Giorgia Meloni è stata accolta al congresso Cgil da una protesta di alcuni delegati: peluches e striscioni contro il governo.

Una cinquantina di delegati, per lo più della Fiom, ha dato il via ad una protesta fuori dal Palacongressi di Rimini, dove è in corso il congresso della Cgil a cui è stata invitata anche Giorgia Meloni. Ad accogliere la premier una schiera di peluches, come già avvenuto a Cutro, striscioni e canzoni.

Protesta contro Giorgia Meloni al congresso della Cgil

Paperino, l’orso Teddy e decine di altri pupazzi sono ciò che la presidente del Consiglio ha trovato fuori dall’edificio dove è in corso l’evento principe del sindacato. La protesta è pacifica, ma il messaggio è forte: «Meloni, non in nostro nome. Cutro: strage di Stato!». Ad organizzarla diversi delegati che hanno scelto di abbandonare la sala e hanno chiesto anche agli altri di fare lo stesso, di prendere un orsetto colorato e di lasciarlo sulla sedia mentre la premier pronunciava il suo discorso. L’idea era infatti quella di uscire durante l’intervento della Meloni, intonando Bella Ciao e cori contro il governo, e lasciare al proprio posto i peluches.

Per terra, fuori dal Palacongressi, spicca Peppa Pig, già simbolo della protesta Lgbt+ anti Meloni con al collo un fazzoletto recante la scritta «Mai più fascismo». Sopra uno striscione che ricorda le radici del sindacato metalmeccanici e un cartellone che chiarisce perché quei peluche stanno lì: «Contro il cinismo, la cattiveria e il razzismo di un governo fascista. Portami dentro, lasciami lì quando Meloni parla. Esci!».

Giorgia Meloni è stata accolta al congresso Cgil da una protesta di alcuni delegati: peluches e striscioni contro il governo.
Protesta al congresso della Cgil (Facebook)

Eliana Como, firmataria della mozione Fiom, ha così dichiarato in merito alla manifestazione: «Appena abbiamo saputo che era stata invitata la Meloni ci siamo trovati molto a disagio. Dissentiamo profondamente dalla decisione di invitarla. Però a quel punto l’invito era già stato fatto e avevamo solo due strade per protestare: una quella di decidere di fischiare dentro l’aula, ma avremmo consegnato a lei la possibilità di dire che prima la invitiamo e poi la contestiamo. Quindi abbiamo deciso che saremmo usciti e avremmo lasciato un messaggio del perché siamo contro il suo invito». La stessa aveva promesso che avrebbe indossato una maglietta riprendendo l’abito di Chiara Ferragni a Sanremo, non con la scritta «Pensati libera» bensì «Meloni pensati sgradita».

Meloni: «Non sapevo che la Ferragni fosse una metalmeccanica»

Uno slogan che la presidente del Consiglio non ha fatto a meno di commentare una volta salita sul palco. Ha infatti ringraziato tutta la Cgil «compreso chi mi ha contestato con slogan efficaci, anche se non sapevo che Chiara Ferragni fosse una metalmeccanica». Un riferimento immediato anche all’ipotesi che lei sfuggisse al palco per evitare le contestazioni: «Mi sento fischiata da quando ho 16 anni. Potrei dire che sono Cavaliere al merito su questo».

Giorgia Meloni è stata accolta al congresso Cgil da una protesta di alcuni delegati: peluches e striscioni contro il governo.
Giorgia Meloni (Facebook)

Durante il suo intervento, Meloni ha affrontato il tema del ritardo dei salari italiani, «che non crescono da trent’anni e sono gli unici più bassi che nel Novanta», promettendo di puntare tutto sulla crescita economica. Ha quindi difeso la riforma fiscale su cui il suo esecutivo sta discutendo e ne ha indicato gli obiettivi: una diminuzione progressiva delle aliquote Irpef, l’introduzione anche per i dipendenti di una tassa piatta agevolata sugli incrementi di salario, il riconoscimento del principio del merito, la deducibilità di benefici come trasporto, istruzione e l’allineamento di lavoratori dipendenti e pensionati sul livello più alto di no-tax area.

 

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