Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Musica

Rumba da matti

La Repubblica democratica e la Repubblica del Congo reclamano all’Unesco il riconoscimento di patrimonio dell’umanità per la musica tradizionale. Dalle origini, al significato politico ecco perché non è solo una questione di folklore.

7 Ottobre 2021 13:19 Redazione
Le capitali della Repubblica Democratica del Congo e della Repubblica del Congo hanno inviato una richiesta all'Unesco per reclamare l'inclusione della Rumba Lingala nella lista dei patrimoni dell'umanità

Una richiesta congiunta per reclamare l’inclusione della rumba congolese nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Questa l’ultima mossa di Kinshasa e Brazzaville, capitali della Repubblica Democratica del Congo e della Repubblica del Congo, intenzionate a ribadire il valore simbolico e politico dello stile musicale.

Rumba, molto più che musica

Se ottenesse il placet dell’Unesco (che dovrebbe comunicare la sua decisione definitiva a novembre), la Rumba Lingala si inserirebbe in un elenco di beni, materiali e non, che, da sempre, esaltano l’identità culturale dei popoli del mondo e, soprattutto, le peculiarità. Come dimostrato dalle scelte che l’organizzazione ha fatto in passato, accogliendo nella lista la tradizionale sauna finlandese, i sistemi di irrigazione adoperati negli Emirati Arabi Uniti, il cibo locale smerciato dai venditori ambulanti per le strade di Singapore. «Guardando alla rumba moderna, è facile notare quanto noi congolesi abbiamo contribuito all’evoluzione del genere e a far sì che ottenesse sempre più visibilità», ha spiegato al Guardian il cantante Manda Chante, «E lo abbiamo fatto senza mai allontanarci dal modello dei grandi nomi del passato». Tra questi, l’autorità massima rimane, anche a distanza di anni, Le Grand Kallé, l’autore del celebre Independence Cha Cha, diventato l’inno dei movimenti africani anti-coloniali. Che, spesso, si ritrovavano a utilizzarlo per convincere i politici a mettere da parte le differenze e a prendere decisioni per il bene comune. Quel pezzo ha cambiato le sorti di un Paese: lanciato a Bruxelles nel 1960, fu la colonna sonora del percorso di liberazione del Congo dal giogo belga. In quattro mesi, la nazione riuscì ad affrancarsi, proclamando successivamente la nascita della Repubblica Democratica. Nello stesso anno, sulla riva opposta del fiume, la Repubblica del Congo otteneva l’indipendenza dalla Francia.

Tamburi e melting pot, l’origine della Rumba

Nata nel XIX secolo a Cuba dal melting pot dei tamburi degli schiavi africani con i suoni dei colonizzatori spagnoli, è solo nel XX secolo che l’Africa si è riappropriata a tutti gli effetti della rumba, trovando nel Congo il terreno fertile per innovarla senza farle perdere l’essenza. Oggi, rimane uno degli evergreen del panorama musicale africano e sono diversi i movimenti e i comitati che, giorno per giorno, si attivano per tenerne in vita la tradizione. Soprattutto tra le generazioni più giovani. «Quando i nostri antenati sono stati portati nelle Americhe, hanno creato la rumba per non dimenticare la loro storia, le loro origini, la loro memoria», ha aggiunto Catherine Kathungu Furaha, il ministro della Cultura della Repubblica Democratica, «Anche il nome lo suggerisce. Deriva dall’antico ‘nkumba’, ombelico, e si riferisce proprio a quella danza nata nell’antico regno del Congo. È nostra. Pretendiamo un riconoscimento ufficiale che lo attesti. È la nostra identità».

Fin dagli anni '80, Carmen Russo è stata una delle ballerine e soubrette più amate della tv italiana: ecco la sua biografia.
  • Cultura e Spettacolo
Carmen Russo: età, marito, figlia e origini della ballerina e attrice
La ballerina è legata da tanti anni al collega Enzo Paolo Turchi. I due hanno una figlia nata nel 2013.
Alberto Muraro
Chi è Sara Barbieri? La nuova fidanzata e promessa sposa di Fabrizio Corona è una modella di 22 anni che lavora e vive a Milano.
  • Cultura e Spettacolo
Chi è Sara Barbieri: biografia, dov’è nata, altezza ed età della futura moglie di Fabrizio Corona
Chi è Sara Barbieri? La nuova fidanzata e promessa sposa di Fabrizio Corona è una modella di 22 anni che lavora e vive a Milano.
Virginia Cataldi
Dall'attività televisiva a quella giornalistica fino alla scrittura di libri storico-sociali: chi è
  • Attualità
Stefano Cappellini, chi è: vita, carriera e libri del giornalista de La Repubblica
Chi è Stefano Cappellini, giornalista attualmente capo politico de La Repubblica e in passato autore presso Il Riformista e Il Messaggero. 
Debora Faravelli
Giovanni Terzi è oggi il compagno di Simona Ventura: nel suo curriculum vanta una lunga esperienza come giornalista.
  • Cultura e Spettacolo
Giovanni Terzi: età, ex moglie, figli e malattia del compagno di Simona Ventura
Il giornalista ha intenzione di sposare molto presto la celebre compagna, Simona Ventura.
Alberto Muraro
Chi è Rebecca Corsi, vicepresidente e amministratore delegato dell'Empoli, da poco eletta consigliere di Lega Serie A.
  • Calcio
Corsi e ricorsi
Figlia del patron dell'Empoli Fabrizio, Rebecca Corsi nel è stata scelta come amministratrice delegata del club toscano, di cui era già vice presidente. E da poco è consigliera di Lega Serie A, prima donna dai tempi di Rosella Sensi. L'ambiente maschilista, gli stereotipi, il fidanzato calciatore: vita e ascesa della 33enne.
Matteo Innocenti
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021