Congedo di maternità flessibile, nuove regole: stop all’invio dei certificati Inps

Virginia Cataldi
03/10/2022

Quali sono le nuove regole per ottenere il congedo di maternità flessibile? Una circolare dell'Inps ha chiarito come procedere.

Congedo di maternità flessibile, nuove regole: stop all’invio dei certificati Inps

Le madri che vogliono usufruire del congedo di maternità flessibile dovranno osservare delle nuove regole. Il congedo di maternità flessibile prevede la possibilità di usufruire della maternità soltanto un mese prima del parto e i quattro successivi, o integralmente per i cinque mesi dopo il parto. Il 29 settembre 2022 l’Inps ha chiarito con la circolare 106 le novità.

Congedo di maternità flessibile: quali sono le nuove regole?

Il 29 settembre 2022, tramite la circolare 106, l’Inps ha illustrato le nuove regole che riguardano il congedo di maternità flessibile. Esso prevede la possibilità di usufruire della maternità soltanto un mese prima del parto e i quattro successivi. In alternativa, integralmente per i cinque mesi dopo il parto.

Quali sono le nuove regole per ottenere il congedo di maternità flessibile? Una circolare dell'Inps ha chiarito come procedere.
Donna incinta (Pexels)

La novità principale riguarda la documentazione da presentare per beneficiare della finestra di flessibilità. La norma fino ad ora definiva che questa opzione era esercitabile «a condizione che il medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro». Nel particolare la documentazione doveva essere acquisita al settimo mesi di gravidanza e «rilasciate da un medico specialista del Servizio sanitario nazionale. In alternativa, da un medico con esso convenzionato, nonché, ove previsto, dal medico aziendale».

Quali sono le nuove regole per ottenere il congedo di maternità flessibile? Una circolare dell'Inps ha chiarito come procedere.
Donna incinta (Pexels)
Adesso invece l’Inps fa sapere che la documentazione non dovrà più essere presentata all’Istituto di previdenza, ma soltanto ai datori di lavoro. «Le menzionate certificazioni sanitarie non devono più essere prodotte all’Inps», chiarisce la circolare. «È sufficiente dichiarare nella domanda telematica di congedo di maternità di volersi avvalere della flessibilità. Bisogna indicare il numero dei giorni di flessibilità. Non è altresì più necessario produrre all’Inps la dichiarazione del datore di lavoro relativa alla non obbligatorietà della figura del medico responsabile della sorveglianza sanitaria sul lavoro».

Le stesse norme si applicano anche a chi decide di astenersi dal lavoro integralmente per i cinque mesi successivi al parto. La documentazione andrà presentata soltanto al datore di lavoro e non più anche all’Inps.