Concessioni balneari: cosa prevede il piano del governo

Redazione
15/02/2022

Aggiudicazione tramite gara dal 2023, introduzione di un sistema maggiormente concorrenziale in grado di calmierare i prezzi. Le linee guida approderanno oggi, 15 febbraio, in consiglio dei Ministri.

Concessioni balneari: cosa prevede il piano del governo

L’obiettivo è duplice. Da un lato incentivare gli investimenti, dall’altro abbattere il costo di lettini e ombrelloni. La questione concessioni balneari potrebbe finalmente essere arrivata a un punto di svolta. Stop alle proroghe illimitate, aggiudicazione tramite gara a partire dal 2023. Che dovrebbero fare in modo di tutelare i piccoli gestori. Questo prevede il piano del Governo approderà in Consiglio dei ministri già nella giornata di oggi, martedì 15 febbraio.

Assegnazione tramite gara dal 2023, dichiarazione degli investimenti e prezzi contenuti: cosa prevede la proposta del governo sulle concessioni balneari
Una spiaggia delle Cinque Terre (Getty)

Cosa prevede il piano del governo sulle concessioni balneari 

Chi parteciperà alle gare dovrà dichiarare quali investimenti ha intenzione di effettuare per migliorare il bene demaniale, ma anche come intende recuperare le somme versate, nel breve e pure nel medio e lungo periodo. In sintesi, le tariffe che intenderà applicare e gli eventuali rincari per sdraio e servizi vari. Con tale sistema, almeno nelle intenzioni del governo, si vorrebbe frenare l’aumento indiscriminato dei prezzi, agevolare un meccanismo di concorrenza che contenga i costi per gli utenti. Un po’ come è accaduto, con le rispettive peculiarità, per la telefonia e il trasporto ferroviario. Prezzi calmierati inoltre potrebbero rendere l’offerta italiana maggiormente in grado di competere con le località straniere, Grecia e Spagna in testa dove andare al mare costa tendenzialmente meno. La proposta privilegerà i piccoli concessionari, i titolari di un’impresa esclusiva e chi ha già effettuato o programmato investimenti. Si cercherà di evitare al contrario quanto avvenuto in Francia, dove a beneficiare delle regole sono stati alla fine i grandi gruppi. 7

Assegnazione tramite gara dal 2023, dichiarazione degli investimenti e prezzi contenuti: cosa prevede la proposta del governo sulle concessioni balneari
Uno stabilimento a Varazze (Getty)

Concessioni balneari, quali sono i nodi ancora da sciogliere

Detto dei buoni propositi, restano molti i nodi ancora da sciogliere. C’è da capire quale tipologia di norma utilizzare, se un emendamento alla legge di Concorrenza o adottare una nuova legge delega. A coordinare le linee guida del lavoro è stato il sottosegretario Roberto Garofoli, con lui i ministri del Turismo e dello Sviluppo economico Massimo Garavaglia e  Giancarlo Giorgetti, ormai negativo al Covid. Il consiglio dei ministri dovrebbe aver luogo intorno alle 17, in conformità a quanto richiesto dal premier Mario Draghi e nonostante l’opposizione di diverse forze politiche della maggioranza, Forza Italia e Lega su tutte. Prima toccherà al ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini illustrare la proposta a Regioni, Anci e Upi. E se Forza Italia aveva spiegato di «lavorare a tutela delle famiglie che operano nel settore e per evitare una maxi sanzione Ue», Giorgia Meloni aveva tuonato: «Non si esproprino le aziende italiane che hanno investito, per dare concessioni a multinazionali straniere».