Milano: cosa è successo tra il centrodestra e il candidato sindaco Luca Bernardo

Redazione
19/09/2021

Il candidato sindaco aveva minacciato di dimettersi se i partiti che lo appoggiano non avessero pagato gli anticipi per la campagna elettorale. Ora lo strappo pare essersi ricucito. Intanto Vittorio Feltri, capolista di FdI, sbotta: "Non è all'altezza".

Milano: cosa è successo tra il centrodestra e il candidato sindaco Luca Bernardo

Lo strappo tra Luca Bernardo, candidato sindaco a Milano, e le forze di centrodestra che lo appoggiano pare essersi ricucito. I partiti, come riporta La Repubblica, salderanno in mattinata l’anticipo di quanto pattuito per il sostegno economico alla campagna elettorale. Lo fanno sapere fonti vicine alla coalizione di centrodestra a Milano.

I due audio di Bernardo: «Se non arrivano i soldi mi dimetto»

Tutto era partito da due messaggi inviati il 17 e il 18 settembre da Bernardo ai vertici dei partiti della coalizione (pubblicati da Repubblica e dal Corriere della Sera) in cui il pediatra si lamentava della mancanza di fondi per la fine della campagna arrivando a minacciare le dimissioni. «Se entro questa settimana non arrivano almeno per tutti i partiti 50 mila euro a testa per andare avanti con questa campagna che costa molto di più – perché per fare bisogna spendere, per fare la campagna ci vogliono i soldi, in assoluta trasparenza e correttezza come siamo abituati sempre – io lunedì mattina convoco una conferenza stampa e dirò che mi ritiro dalla tenzone elettorale», si era sfogato il candidato. Nel secondo messaggio rincarava la dose: «Così non si può andare avanti. Non può essere che io paghi la campagna elettorale. Se l’avessi saputo, probabilmente non mi sarei presentato». Secondo i bilanci depositati dai partiti del centrodestra, Bernardo ha già speso 825 mila euro, circa il quadruplo di Beppe Sala. Di cui 350 mila euro sborsati dalla lista civica che porta il suo nome. Secondo Repubblica «stando ad alcune indiscrezioni, ad irritare Bernardo sarebbe stato il ritardo con cui Forza Italia e i centristi di Maurizio Lupi starebbero facendo arrivare le loro quote di finanziamento».

La risposta dei partiti di centrodestra al candidato sindaco

«La Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia, Forza Italia, la lista Luca Bernardo Sindaco, Maurizio Lupi Milano Popolare e il Partito Liberale Europeo confermano il massimo impegno a sostegno della candidatura di Luca Bernardo», aveva risposto la coalizione in una nota. «La grande affluenza e il successo di tutti gli eventi organizzati in questi giorni a Milano per Luca Bernardo ci mostrano una grande voglia di cambiamento in città e soprattutto una concreta possibilità di ottenere un buonissimo risultato reale ben oltre i dati dei sondaggi».

Bernardo butta acqua sul fuoco: «Tanto rumore per nulla»

«Tanto rumore per nulla. È vero che in un audio privato con i segretari cittadini dei partiti ho chiesto un ulteriore sforzo economico in vista delle ultime due settimane prima del primo turno, i toni sono stati più decisi per velocizzare le burocrazie dei partiti già molto impegnati giustamente nelle proprie corse», aveva replicato Bernardo dopo la pubblicazione dell’audio cercando di buttare acqua sul fuoco. «Il centrodestra è sempre più unito e noi agiamo nell’ottica della trasparenza e nel pieno rispetto dei milanesi».

Vittorio Feltri: «Bernardo non all’altezza, coalizione del ca**o»

Come se non bastasse anche Vittorio Feltri, fondatore di Libero e capolista per Fratelli d’Italia proprio a Milano, in un’intervista al Fatto Quotidiano ha demolito il candidato pediatra. «È chiaro che vincerà Sala», afferma nell’intervista riferendosi ai sondaggi degli ultimi giorni, che danno il primo cittadino uscente in netto vantaggio. Poi aggiunge, parlando di Bernardo: «Lo conosco da molti anni, è un bravissimo medico ma ho l’impressione che, come politico, non sia all’altezza». La risposta del candidato è arrivata via Twitter. «Ringrazio Feltri per aver ricordato che sono un medico e non un politico. Infatti sono espressione della società civile milanese, sostenuto da una coalizione politica. Insieme perché Milano torni grande. Con competenza e capacità», ha twittato Bernardo.