Oggi Britney Spears compie 41 anni. Ebbene sì, la Lolita che nel 1998 fece irruzione nel mondo della musica in uniforme scolastica, turbando i sogni di un buon numero di adolescenti, era già entrata negli “anta” l’anno scorso, festeggiando come non le capitava da tempo da donna libera, terminata una delicata vicenda della tutela legale detenuta dal padre. Una rapidissima ascesa, quella di Britney, seguita da una fragorosa caduta e da un periodo buio, dalla quale sembra essere uscita.

L’esordio e l’enorme successo
Lanciata il 23 ottobre 1998 …Baby One More Time è una delle canzoni più famose e di maggior successo degli Anni 90. Merito della sua orecchiabilità, certo, ma anche del video in cui una nemmeno 17enne Britney Spears balla e canta in succinta uniforme da scolaretta. Boom: trascinato dal singolo, l’album omonimo riuscì a vendere più di 25 milioni di copie. E ancora oggi, rappresenta il maggior successo della discografia di Britney.
Prima di andare avanti, facciamo un passo indietro. …Baby One More Time non fu l’esordio nel mondo dello spettacolo della cantante, che nella prima metà degli Anni 90 aveva fatto parte del cast del Mickey Mouse Club, insieme ai giovanissimi colleghi Justin Timberlake, Christina Aguilera e Ryan Gosling. Ottenuto enorme successo con …Baby One More Time, nel 2000 concesse il bis con Oops!… I Did It Again, per poi lanciare l’anno successivo il terzo album Britney: durante la cerimonia degli MTV Video Music Awards presentò il primo singolo, I’m a Slave 4 U, con una tigre in gabbia sul palco e un pitone albino sulle spalle.

Gli scandali sul palco
Dopo aver esordito come attrice nel dimenticabilissimo Crossroads – Le strade della vita, stroncato dalla critica, nel 2003 tornò sul “luogo del delitto” degli MTV Video Music Awards. A metà del duetto con Christina Aguilera sulle note di Like a Virgin, le due furono raggiunte sul palco da Madonna, che prima baciò Britney e poi l’amica-rivale (in modo molto meno appassionato).
La turbolenta vita privata
Anni di scandali sul palco, questi per Britney, ma turbolenti anche nella vita privata. Dopo aver chiuso la storia con Justin Timberlake, che le aveva dedicato Cry Me a River, a settembre del 2003 avviò una relazione con l’amico d’infanzia Jason Alexander, che finì per sposare nei primi giorni del 2004 a Las Vegas, in Nevada: il matrimonio fu annullato 55 ore dopo, con un comunicato in cui affermava che «non era in grado di comprendere le sue azioni».

Nel novembre del 2003 uscì In the Zone, quarto album ricco di collaborazioni. Poco dopo ecco il fidanzamento e il matrimonio con il ballerino Kevin Federline, con cui ha avuto due figli, Sean e Jayden James. Una relazione infelice, terminata con la richiesta di divorzio da parte della cantante già a fine 2006. In difficoltà a causa della battaglia legale per l’affido dei figli, Britney ebbe una crisi nervosa. Entrata in un salone di parrucchiere di Los Angeles, si rasò a zero e poi una volta uscita prese a ombrellate un’auto. Ovviamente, le immagini di quanto accaduto fecero il giro del mondo: il padre la fece ricoverare in una clinica di riabilitazione e ottenne la cosiddetta “conservatorship”.
Britney e il padre-padrone Jamie
Come verrà fuori in seguito, Jamie Spears per anni ha avuto completo controllo sulla figlia grazie a questa tutela legale, solitamente riservata a persone disabili o incapaci di intendere e di volere. La coercizione del padre era pressoché totale: spaziava dal controllo sull’uso del telefono cellulare alle persone da frequentare, fino all’obbligo di esibirsi anche contro il suo volere. E per quanto riguardava i guadagni, solo una minima parte andava alla cantante. Forse non casualmente per il quinto album di Britney, uscito sempre nel 2007, fu scelto il titolo Blackout.
Il declino e la rinascita
Da allora Britney Spears ne ha lanciati altri quattro: Circus (2008), Femme Fatale (2011), Britney Jean (2013) e Glory (2016), nessuno capace di eguagliare o solo avvicinare le vendite di quelli precedenti. E l’artista, messi alle spalle i fastosi tour, si è dovuta “accontentare” di un residency show a Las Vegas. In questo periodo, però, l’affetto dei fan è rimasto immutato. Ed è anche grazie a loro che, alla fine, la “Principessa del pop” si è liberata dell’ingombrante papà. Dopo un podcast realizzato da alcuni fan, capace di accendere i riflettori sulle malefatte del padre Jamie (che nel 2019 la fece rinchiudere in un ospedale psichiatrico contro la sua volontà), è nata la campagna social #FreeBritney, che ha contribuito a far approdare la vicenda in tribunale. Dopo numerose udienze, alla fine del 2021 è stato sancito il termine della tutela legale, durata 13 anni. Un’eccezionale notizia per la cantante, che poco dopo si è sposata con il personal trainer di origini iraniane Sam Asghari, con cui ha una relazione dal 2016.

Tag43 vi dà il buongiorno con Toxic, uno dei suoi più grandi successi di Britney, brano tratto dall’album In The Zone.