Ue, von der Leyen «al lavoro per una riforma del mercato dell’elettricità»
La presidente della Commissione europea interviene al Forum di Bled e analizza il momento storico europeo. Si guarda all'indipendenza energetica, ma tutto passa da una «riduzione del 15 per cento» oltre che da nuovi fornitori. E su Cina e Russia: «Vogliono vassalli, non partner».
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen non ha dubbi: «Dobbiamo prepararci a una potenziale interruzione totale del gas russo». L’argomento è stato ancora una volta ribadito durante il suo intervento al Forum di Bled, in cui ha analizzato l’attualmente momento dell’UE e quanto accade in Ucraina. L’obiettivo della Commissione è quello di redigere un piano per allontanarsi da Mosca, ma «porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili russi è solo il primo passo. L’aumento vertiginoso dei prezzi dell’elettricità sta mettendo a nudo i limiti dell’attuale struttura del mercato elettrico, che è stato sviluppato per circostanze diverse. Per questo stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell’elettricità».

Von der Leyen: «Diversificare i fornitori e ridurre i consumi»
La ricetta enunciata da Ursula von der Leyen è quella già specificata in precedenza. La presidente della Commissione europea parla sia di ridurre i consumi sia di trovare nuove fonti di approvvigionamento: «Stiamo diversificando i nostri fornitori alla velocità della luce: la fornitura di gas da fonti diverse dalla Russia è aumentata di 31 miliardi di metri cubi da gennaio di quest’anno e questo compensa i tagli russi. Stiamo anche riducendo in modo sostanziale il nostro fabbisogno di gas importato e per questo abbiamo chiesto agli Stati membri di ridurre il consumo di gas del 15 per cento». Ha poi spiegato che «il modo migliore per sbarazzarsi dei combustibili fossili russi è accelerare la nostra transizione verso fonti energetiche verdi. Oggi il prezzo dell’energia solare ed eolica è più conveniente dei combustibili fossili inquinanti. Ecco perché, con la nostra iniziativa RePowerEU, investiremo fino a 300 miliardi di euro per accelerare la svolta verde».
L’attacco a Russia e Cina: «Non vogliono partner ma vassalli»
L’analisi di Ursula von der Leyen non si è fermata al solo problema legato all’energia. «All’inizio di quest’anno», spiega, «Russia e Cina hanno apertamente dichiarato una partnership illimitata. E solo poche settimane dopo la Russia ha lanciato la sua guerra contro l’Ucraina. Il messaggio non potrebbe essere più esplicito. Se vogliamo preservare i principi fondamentali, come l’autodeterminazione e l’inviolabilità dei confini, Putin non può vincere questa guerra: l’Ucraina deve vincere questa guerra». Ha parlato poi delle sanzioni, che «stanno facendo danni colossali al Cremlino» e di come operano Mosca e Pechino: «Non vogliono partner, ma vassalli. E non si tratta solo del Cremlino. Decine di Paesi sono sull’orlo del default perché non possono pagare il loro debito con la Cina. E alcuni hanno già fatto default».
