Dopo lo scontro sulle concessioni balneari, tutt’altro che vicino a una risoluzione, la Commissione europea torna alla carica con l’Italia. Stavolta l’argomento è ancora più particolare e riguarda gli aiuti di Stato, considerati illegali da una sentenza del 2018, che sono stati dati alla Chiesa sotto forma di esenzione dall’imposta comunale sugli immobili dal 2006 al 2011. In sintesi l’Ue chiede all’Italia di recuperare le somme relative all’Ici di quei sei anni, relative alle attività con natura economica anche se dovessero essere svolte da enti non commerciali. Ed è proprio questo il caso della Chiesa.

L’Ue spiega all’Italia quali aiuti recuperare
La decisione di oggi nasce da lontano. Nel 2018 la Corte di giustizia europea ha annullato parzialmente una decisione presa da Bruxelles sei anni prima. Mentre con quest’ultima, infatti, l’Ue rinunciava al recupero, con quella recente questa scelta viene annullata. E oggi è arrivato l’ordine all’Italia di provvedere al recupero. «Gli enti che svolgono attività non economiche, come quelle strettamente religiose, non saranno interessati dall’ordine», spiega un portavoce parlando degli aiuti di Stato. «Tuttavia quando tali attività hanno natura economica il fatto che siano svolte da enti non commerciali non preclude la disciplina» europea, legata proprio al recupero di queste somme.

Lo scontro sulle concessioni balneari prosegue
Intanto Unione Europea e Italia hanno in corso anche la battaglia sulle concessioni balneari. Da una parte, l’Ue chiede che venga rispettata la direttiva Bolkenstein, la regola europea che prevede di mettere a gara gli spazi demaniali per non incorrere in procedure di infrazione. Dall’altra il governo Meloni ha inserito la questione nel decreto Milleproroghe, spostando le scadenze a fine 2024 e rischiando di ricevere una nuova sanzione europea. Tanto che anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel firmare la norma ha spedito al mittente alcune riserve, esclusivamente sulla faccenda legata alle concessioni balneari. La prima infrazione per l’Italia è arrivata nel 2020.