La Commissione europea ha annunciato un pacchetto di misure per aiutare cittadini e imprese ad affrontare il caro-bollette che ha interessato tutto il continente causato da un’impennata generale dei prezzi dell’energia. Da gennaio, il prezzo all’ingrosso del gas è aumentato del 250 per cento, innescando una reazione a catena. Mercoledì 13 ottobre, quindi, la commissaria europea per l’energia Kadri Simson ha spiegato che l’esecutivo dell’Ue ha approvato una “toolbox” (letteralmente “cassetta degli attrezzi”) per far fronte all’aumento dei costi in base alla quale gli Stati – alcuni dei quali hanno già adottato misure in questo senso – possono autorizzare delle dilazioni temporanee nel pagamento delle bollette, senza violare i rigidi paletti stabiliti a riguardo dal diritto europeo.
Today we published a toolbox that will help the Member States tackle surging #energyprices.
Rising global prices are a serious concern for the #EU🇪🇺
As we emerge from the pandemic & begin our #recovery, it is important to protect vulnerable consumers & support EU companies. pic.twitter.com/s79oaA7zE3
— Kadri Simson (@KadriSimson) October 13, 2021
E non solo, perché i Paesi potranno prevedere reddito di emergenza per le famiglie più vulnerabili, aiuti di Stato alle imprese e riduzioni fiscali mirate. Se necessario, i governi possono anche sospendere temporaneamente i pagamenti delle bollette. «L’aumento dei prezzi dell’energia è una seria preoccupazione per l’Ue», ha affermato Simson. «Mentre proviamo a uscire dalla pandemia e iniziare la nostra ripresa economica, è importante proteggere i consumatori vulnerabili e sostenere le aziende europee». «Gli interventi di aiuto devono essere neutrali e non discriminatori per le imprese che si trovano nelle stesse situazioni», ha aggiunto. «Inoltre, devono essere allineati con gli obiettivi generali di decarbonizzazione e quelli contenuti nei piani nazionali per l’energia e il clima».
L’Ue esaminerà l’ipotesi di creare una riserva strategica comune
Oltre a queste misure, Simson ha affermato che la Commissione esaminerà la possibilità di acquisti congiunti, da parte dei Paesi dell’Unione, di gas naturale, in modo da formare una «riserva strategica» di energia a livello europeo. L’idea è stata proposta di recente da governi che vogliono un maggiore intervento dell’Ue sul tema, come la Spagna. Tutti gli Stati membri sono poi stati incoraggiati a utilizzare il recovery fund da 750 miliardi di euro per investire in energia pulita e raggiungere gli obiettivi climatici dell’Unione. «Non stiamo affrontando un’impennata dei prezzi a causa della nostra politica climatica», ha chiarito Simson. «Dobbiamo accelerare la transizione verde, non rallentarla».
Ma perché i prezzi dell’energia aumentano?
Le ragioni per cui i prezzi dell’energia hanno subito un forte aumento sono varie. Nel tentativo di far ripartire l’economia dopo la pandemia, la domanda di energia è aumentata vertiginosamente, rendendo più difficili le forniture a livello mondiale. In Cina, ad esempio, la richiesta di gas naturale liquefatto è stata molto elevata, anche perché Pechino sta provando a utilizzare combustibili più puliti per ridurre le emissioni di carbonio.
In Europa, fa notare la Bbc, il problema è stato aggravato anche da altri fattori. Ad esempio, il rigido inverno 2020 ha stressato al massimo le forniture, lasciando scorte di gas inferiori al normale, mentre la bassa velocità del vento ha limitato l’approvvigionamento di energie rinnovabili. La crisi energetica ha evidenziato la dipendenza dell’Europa dalla Russia, uno dei maggiori fornitori europei di gas e petrolio (con Gazprom e Rosneft), e proprio per questo molti hanno accusato Mosca di aver trattenuto intenzionalmente le scorte di gas. Non tanto per mettere in difficoltà l’Unione, ma anche per fare pressione sulla Germania in modo che acceleri l’approvazione del controverso gasdotto Nord Stream 2. Tutti questi fattori, combinati, hanno contribuito a far salire i prezzi all’ingrosso del gas.
Putin nega il coinvolgimento della Russia nell’aumento dei prezzi
Il presidente russo Vladimir Putin ha però negato l’utilizzo dell’energia come “arma” da parte della Russia. Intervenuto in un forum sull’energia di Mosca, ha descritto queste accuse come «sciocchezze e pettegolezzi politicamente motivati». Putin ha incolpato l’Europa dell’attuale crisi del gas, affermando che dopo un freddo inverno gli europei non avevano pompato volumi sufficienti di gas negli impianti di stoccaggio.