Dopo essersi avvicinata alla Terra al tempo dei Neanderthal – circa 50 mila anni fa -, la cometa C/2022 E3 (ZTF) torna a far visita al nostro pianeta. Già in questi giorni è nel mirino dei telescopi amatoriali degli astrofili di tutto il mondo e a fine gennaio potrebbe diventare visibile ad occhio nudo.

Cometa dei Neanderthal: cos’è
Come riporta l’Unione Astrofili Italiani (Uai), si tratta di una cometa di lungo periodo che è stata scoperta lo scorso 2 marzo dagli astronomi Bryce Bolin e Frank Masci del Zwicky Transient Facility in California. Da ogni parte del mondo, Italia compresa, gli appassionati di astronomia avevano avuto modo di fotografarla e pubblicare online i risultati.
L’oggetto era stato inizialmente identificato come un asteroide, ma successive osservazioni avevano rivelato la sua chioma molto condensata, la coda di ioni e la lunga coda di polveri a ventaglio indicando che si trattasse di una cometa. La datazione del periodo di ritorno di 50 mila anni è stata fatta calcolando l’orbita percorsa dall’oggetto spaziale.

Cometa dei Neanderthal: quando sarà visibile
La cometa si trova attualmente a 117 milioni di chilometri dalla Terra e, il prossimo 12 gennaio, raggiungerà il punto di minima distanza dal Sole (166 milioni di chilometri). Il massimo avvicinamento alla Terra, a 42 milioni di chilometri, è invece previsto per il 1° febbraio. Già dal 24 gennaio, però, l’oggetto potrebbe diventare visibile a occhio nudo: «Dal 17 gennaio al 5 febbraio la declinazione sarà talmente elevata che la cometa diventerà circumpolare, pertanto sarà visibile in cielo durante tutta la notte. Si può iniziare ad osservarla con un binocolo, a patto di essere sotto cieli scuri. Dal 24 gennaio, poi, potrebbe essere visibile a occhio nudo». Il condizionale è d’obbligo, avvertono gli esperti che sono invece sicuri si possa vedere con l’ausilio di un semplice binocolo.