Colin Powell, ex generale statunitense e primo segretario di Stato americano afroamericano, è morto a causa di complicazioni dovute al Covid. Ad annunciarlo è stata la stessa famiglia su Facebook. «Abbiamo perso un marito, un padre, un nonno e un grande americano straordinario e amorevole», si legge nel post.
Colin Powell è stato il 65esimo Segretario di Stato degli Stati Uniti sotto George W. Bush. Davanti alle Nazioni Unite sostenne che Saddam Hussein stava costruendo armi di distruzione di massa in Iraq. Il dittatore fu rovesciato e ucciso, ma non vennero mai trovate armi non convenzionali. Durante la sua carriera ha gestito ben 28 crisi (compresa l’invasione di Panama nel 1989 per rovesciare Manuel Noriega e l’operazione Desert Storm durante la guerra del Golfo del 1991).
Pur dichiarandosi repubblicano, ed essendo registrato come tale, sia nelle elezioni presidenziali del 2008 che in quelle del 2012 dichiarò pubblicamente il proprio sostegno a favore del candidato democratico Barack Obama, attirandosi così le critiche di diversi esponenti repubblicani. Inoltre ha pubblicamente dichiarato di aver votato per Hillary Clinton nel 2016, insieme all’ex presidente Bush; nel giugno 2020 ha sostenuto Biden intervenendo alla convention democratica. Ha lasciato il partito repubblicano dopo l’assalto del 6 gennaio scorso al Campidoglio.